L’Antartide si sta raffreddano la temperatura è scesa di 1 grado dal 1999 e calotta glaciale è in crescita
“Le affermazioni sul riscaldamento globale stanno diventando sempre più errate. Le masse di neve in Cina, Mongolia, Russia e negli Stati Uniti non corrispondono al riscaldamento globale causato dall’uomo. Inoltre, le masse di ghiaccio in Groenlandia e in Antartide, che si stanno raffreddando costantemente da due decenni, stanno aumentando”, spiega il Dott. Pietro F. Mayer su Tpk.
La calotta glaciale antartica è aumentata di massa di 661 Gt dal 2009 al 2019, secondo misurazioni che contraddicono i calcoli del modello UN-IPCC. Allo stesso tempo, l’area della piattaforma di ghiaccio è aumentata di 5.305 km², come riportato qui. Inoltre, nel 21° secolo si verificherà un raffreddamento significativo nel Pacifico centrale, nel Pacifico orientale e in quasi tutta l’Antartide.
Questo è il risultato di un nuovo studio di Zhang et al. intitolato “Significativo raffreddamento dell’Antartide occidentale negli ultimi due decenni guidato dalla forzante del Pacifico tropicale”. Ciò “implica significative incertezze nelle future proiezioni della temperatura dei modelli CMIP6” dell’UN-IPCC nel suo attuale rapporto di valutazione (CIMP6, Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 del World Climate Research Programme)”. Le temperature superficiali medie annuali dell’Antartide occidentale si sono raffreddate di oltre -1,8°C tra il 1999 e il 2018. Il raffreddamento è stato maggiore in primavera, con il raffreddamento della calotta glaciale dell’Antartide occidentale (WAIS) a una velocità di -1,84 °C per decennio.
“Durante la seconda metà del ventesimo secolo, la calotta glaciale dell’Antartide occidentale (WAIS) ha subito un riscaldamento significativo, pari a più del doppio della media globale ed è quindi considerata una delle regioni a più rapido riscaldamento sulla Terra”, sostiene il nuovo studio. “Tuttavia, negli anni ’90 è stata osservata un’inversione di tendenza, con conseguente raffreddamento regionale. In particolare, nel periodo 1999-2018, la temperatura media annuale dell’aria superficiale osservata è diminuita a un ritmo statisticamente significativo, con il raffreddamento più forte nella primavera australe. Il raffreddamento primaverile è correlato in modo significativo con i secondi modi principali (EOF2) derivati dall’analisi empirica della funzione ortogonale (EOF) sulla pressione a livello del mare sull’Antartide durante il periodo 1999-2018, associato alla fase negativa dell’oscillazione interdecadale del Pacifico con una media di raffreddamento di Anomalie della temperatura del mare superficiale (SST) del Pacifico tropicale centrale e orientale. L’EOF2 provoca un aumento dei venti freddi meridionali sul WAIS continentale attraverso le condizioni cicloniche sulla regione del Mare di Amundsen e un blocco nel Passaggio di Drake e nella Penisola Antartica settentrionale, causando la tendenza al raffreddamento del WAIS”.
Secondo i risultati di Zhang et al. La maggior parte del continente antartico si è raffreddata di oltre 1°C negli ultimi due decenni.
“Dei 28 modelli CMIP6, nessuno ha catturato una tendenza al raffreddamento per questa regione. Questo fallimento del modello “implica significative incertezze nelle future proiezioni della temperatura dei modelli CMIP6”, continua il Dott. Pietro F. Mayer.
“Come già accennato, la tendenza al raffreddamento dopo il 1999 non si è limitata all’Antartide; Anche le temperature della superficie del mare (SST) nel Pacifico centrale e orientale (a sud di 25° N), che comprende quasi la metà della SST dell’emisfero australe, si sono raffreddate”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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