Sospesi senza anzianità di servizio, senza ferie per non essersi vaccinati, la denuncia diAntonio Porto segretario nazionale di O.S.A. Polizia

“Non ci si deve mai schierare dalla parte della controparte. In questo caso, soprattutto nel periodo della pandemia, abbiamo visto totalmente altro. Abbiamo visto sindacalisti abbracciati dal Presidente del Consiglio. In Polizia invece abbiamo visto i sindacati che anziché porsi le domande sulla garanzia di quello che veniva somministrato ai poliziotti, hanno concertato insieme all’amministrazione, insieme alla controparte, delle misure molto più afflittive del decreto legge stesso. Il decreto legge prevedeva che per l’accesso ai luoghi di lavoro ti saresti dovuto vaccinare contro l’infezione SARS-CoV-2. E’ stata emessa in concerto con i sindacati una circolare che addirittura prevedeva la stessa regola oltre che con i colleghi in sede, anche per i colleghi in malattia, i colleghi in assistenza a familiari disabili. Non ne hanno lasciato uno e questo il Decreto Legge non lo prevedeva.

Oggi, a distanza di un anno e mezzo, abbiamo colleghi che ancora pagano per quella sospenzione perché gli viene tolta l’anzianità di servizio, gli vengono tolte le ferie. È una punizione che non ha scadenza. E questo è stato permesso grazie ai sindacati. Io ho sempre avuto un’allergia ai sindacati. Non ho mai voluto entrare in quel circolo vizioso, perché oggi è quello. Lo è in Polizia, ma lo è anche in altra parte.

Vi… impiegare i servizi peggiori, ti negano le ferie, c’è di tutto e di più. Per me invece un sindacato è un è un cordone di controllo. Ecco perché arriviamo anche oggi a quelle schifezze che vediamo in giro. Perché manca chi controlla i controllori, perché sono seduti dalla stessa parte.

Io ho iniziato nel 2020 a fare sindacalista in una sigla che ha combattuto durante l’obbligo vaccinale. Tanti colleghi giovani, troppi, stanno morendo per malore improvviso.

 Io ho pagato un prezzo altissimo per non essermi piegato e per avere alzato la voce contro i presidenti del Consiglio, membri del governo, no? Sempre da ricordo di sindacalista, in un’intervista io dichiarai che un presidente del Consiglio che in una conferenza stampa dice che la situazione è in Italia e che è colpa dei No-Vax, per me era apologia di fascismo. Quella frase mi è costata tre mesi di sospensione. Da quel procedimento ne è scaturito un altro. C’è stata un’interrogazione parlamentare su quel procedimento, l’ennesimo per la destituzione. La mia colpa era quella di avere utilizzato mezzi di comunicazione non idonei (Facebook) a far conoscere il mio pensiero. Sei mesi di sospenzione del servizio. Le ho fatti in buon onore. Hanno spaccato la nostra società in due. Io nel mio piccolo ho provato tutto. Pensate che nel periodo di urla dell’obbligo, la mia compagna, funzionaria di polizia, sospeso, per parlare con me in casa mi doveva telefonare. Perché il mio telefono squillava dalle 5 del mattino alle 2, le 3 di notte. Si sono rivolte a me tutte le categorie. Io ho cercato di aiutare tutti, ho cercato di far capire. E poi, l’unica cosa che potevo fare era quello di cercare le prove. L’emissione in commercio di questi prodotti in un solo articolo disapplicava 28 articoli di due normative europee sull’emissione in commercio di prodotti genici. E in più utilizzavano composti che la casa che li produce, scrive chedevono essere utilizzati solo per scopi di ricerca. Non vanno utilizzati per scopi terapeutici e diagnostici su uomo e animale. Io mi sono limitato a informare i miei colleghi e a informare l’amministrazione. Ho depositato quella documentazione in una procura, ma è come se nulla fosse accaduto. 

Andremo avanti sicuramente per la verità, perché è purtroppo la verità che noi sappiamo, ma la dovremo portare e sancire con la giustizia. Il drammatico è quello di essere nato sì da poco come sindacato, molti colleghi che sono stati puniti con un mese di sospensione sono iscritti a quei sindacati e continuano ad essere iscritti a quei sindacati che li hanno lasciati a stipendio il zero. Io ho sempre fatto un esempio, perché storia in polizia è l’auto bianca. La storia è più brutta, possiamo dire. Eppure a quei delinquenti, che non si possono più chiamare colleghi, è stato garantito l’assegno alimentare. Quelle persone uccidevano i propri fratelli per divertimento, non perché avevano bisogno di andare a fare rapine o qualc’altro. Eppure gli hanno garantito il 50% dello stipendio. Ai lavoratori, investirono essi polizia di stato, carabinieri, sanitari, docenti, chiunque, li hanno lasciati a stipendio zero perché sapevano che senza stipendio non si poteva vivere. Ma fortunatamente siamo stati tanti coraggiosi. Come ho detto in casa mia ero io, la mia compagna funzionaria di polizia, la mia figlioccia. Eravamo tre a stipendio zero. E non dimentico che qualche giorno abbiamo avuto difficoltà a mettere qualcosa sul piatto a tavola. E diciamo grazie anche a quelle di oggi, a te datori di cui io mi auguro sempre che vi avrete a mio fianco, non posso più mollare, devo per forza andare avanti.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com