Polizia in tenuta antisommossa tenta di fermare la Marcia delle Libertà

Il torpedone dei tanti che hanno accolto l’appello di Paolo Sceusa per dare vita alla «Marcia delle Libertà» è partito alle 8 di questa mattina da Dolo e poco dopo mezzogiorno ha raggiunto il comune di Stra, sempre seguendo la ciclovia del Brenta, dove ha trovato ad attenderlo lo polizia schierata a bloccare il passaggio lungo l’argine.

Ma non è una manifestazione, solo una marcia pacifica di singoli cittadini, senza cartelli né comizi, e il fiume dei marciatori si disperde in mille rivoli, supera l’ostacolo, e si ricompatta, più forte e gonfio di prima.

«Un blocco delle forze dell’ordine ha determinato, di fatto, la separazione tra me e altri marcianti -spiega Paolo Sceusa-. La trovo una cosa molto positiva. Così tutti (forze dell’ordine e marcianti) comprenderanno che chi marcia lo fa individualmente. E se si generano aggregazioni fra marcianti, che separarli non farà altro che moltiplicarne all’infinito i tronconi. Di fatto è già così, e non solo in Italia».

Per restare aggiornati sulla marcia basta seguire Paolo Sceusa sul suo canale Telegram o su quello della Marcia.

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