“Tu devi abituarti a pagare e considerare tutto normale”, così Silver Neruti sulla narrativa che colpevolizza i comportamenti dei singoli, ma mai le scelte dei politici, per cui si sprecano miliardi presi dalle mostre tasse, dai nostri soldi. “…E mentre ti lamenti della tari, dell’imu, delle accise, ti fanno credere che la colpa della tua povertà è degli altri, tipo degli evasori fiscali. E come abbiamo già visto in ambiti recenti, dove sono riusciti a mettere gli uni contro gli altri, ti convincono che sia colpa di qualcuno, così da nasconderla colpa di qualcun altro. La colpa è degli evasori, piccoli numeri che però sommati creano una vorragine enorme nelle casse dello Stato. Peccato che non ti fanno vedere gli altri numeri. Le grandi opere incompiute. Solo nel 2022 c’erano 379 opere incompiute per un valore totale di 1 miliardo e 820 milioni di euro. Sapete quanti piccoli evasori ci vogliono per fare 1 miliardo e 820 milioni di euro?
Vogliamo citarne uno a caso come la città dello sport di Tordergata, che doveva essere completata per i mondiali di nuoto del 2009, che doveva costare 60 milioni di euro nell’ottica di ospitare poi le Olimpiadi 2020, con 240 milioni di euro già spesi e altri 325 milioni per completare il progetto, cioè 10 volte in più rispetto a quanto preventivato inizialmente. 10 volte in più e che a tutt’oggi ha spostato l’asticella ancora più avanti per candidarsi all’Expo 2030. Sono le classiche cattedrali nel deserto, macchine da soldi dove qualcuno vince sempre, non voi. Milioni, miliardi che girano sulle vostre teste e che non vedete perché state guardando il dito che indica qualcun altro. Nel frattempo vengono completate opere milionarie anche all’insaputa dei proprietari. A sua insaputa, a mia insaputa, a sua insaputa, a loro insaputa.
Notizie rimpallate dai Tg per tre giorni e che noi dobbiamo raccontare come satira perché sennò i responsabili si offendono. Eh sì mio caro evasorino, sei tu che non emetti lo scontrino. Sei tu che arrotondi in nero, non quelli che si fanno un impero. Sei tu che quando parcheggi devi stampare la targa sul bigliettino per non regalare 20 minuti a quello che arriva col pandino.
Evasore, evasorino, non ti lamentare del tuo stipendino, pensa anche ai poveretti come Fassino che è arrivato in aula col cedolino. Non è vero, perché 4.718 euro al mese sono una buona indennità, e va bene così, ma non sono degli stipendi d’oro. Ci sarebbero anche altri piccoli regali correllati che ha dimenticato di citare. Dettagli insignificanti che dai 4.718 euro al mese, cioè il triplo del tuo stipendio, gli portano nelle tasche un totale di 13.000 euro puliti tutti i mesi. Ma forse ha su insaputa.
Allora, io pago lo Stato le tasse sui soldi che guadagno, le tasse sui soldi che spendo, le tasse sulle cose che acquisto, è giusto? E poi pago le tasse sulle cose che possiedo, sulle quali ho già pagato le tasse quando le ho comprate, con i soldi precedentemente tassati, è giusto? Arrivo, eh? Poi pago lo Stato per avere in eredità la casa che mio padre aveva acquistato e per la quale aveva già pagato tasse e contributi per anni. E’ giusto. Poi pago l’IMU, la Tares, la Tasi, la Tarsu, la Tosap, il Bollo, le Accise e chitaccise. Punto esclamativo!”
Ci insegna che forse il nemico non è l’evasore, ma l’esattore. Ogni tanto dovremo fermarci a ricordare che il politico è un dipendente pubblico, un mio dipendente, un tuo dipendente. Anche tu gli paghi lo stipendio.
Lo sai che c’è un tuo dipendente che arriva con l’auto blu, la scorta e gli vengono riservati tutti gli onori di una star nazionale? Perché dovremmo ammirare un politico? Io mi sento come se dovesse applaudire il Bancomat quando mi dà i soldi, che i soldi sono miei.
Siamo arrivati a un punto in cui abbiamo perso la misura di ciò che è un politico. E il politico a sua volta, come abbiamo visto, ha perso il senso della realtà.
In un mondo normale il politico non dovrebbe diventare ricco, ma dovrebbe far diventare ricco il suo popolo. C’è qualcosa che non va, e da troppo tempo. Allora, fatemi pensare. Io sono povero, voi siete politici, io vi voto, io vi ho votato, avete vinto un posto in Parlamento con tutti quei benefici. Passano quattro anni, voi siete diventati milionari e io continuo ad essere povero. C’è qualcosa che non va.
Voi siete i miei dipendenti e io il vostro datore di lavoro. C’è qualcosa che non va. No, no, tutto questo deve finire. I politici sono sempre più lontani dalla realtà e da chi li ha votati. Il prossimo governo serio dovrebbe almeno mettere subito una tassa sulla frase: “Cancelleremo le accise sui carburanti”. Tranquilli, Salvini e la Meloni le toglieranno appena saranno di nuovo all’opposizione.
Ma non è tutta colpa loro. Ricordatevi che alle ultime elezioni quelli che hanno perso sono questi, quelli che hanno vinto sono questi, ma quelli che hanno stravinto sono questi. Sono quelli che hanno capito che nessuna classe politica per quanto incapace e corrotta conosciuta fino ad oggi avrebbe potuto ridurre così questo paese se non avesse avuto la complicità di milioni di italiani. Gli italiani che hanno votato, quelli che nonostante tutto ci credono ancora, quelli che tengono botta”.
Qui trovate il video completo: (https://youtu.be/IiFh8k2xJrg?si=AVih43C9KUqVkKK1)
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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