Ue: nuove tasse sull’inquinamento, basate sul sistema di scambio di quote di emissione

Mercoledì, il Parlamento ha approvato l’introduzione della prossima generazione di “risorse proprie”, le fonti di entrate del bilancio UE. Dopo le spese della guerra e quelle della pandemia adesso si mettono le mani nei portafogli dei cittadini europei. La scusa o il motivo, come lo si vuole chiamare? La compensazione del carbonio.

Nuove entrate UE basate sul sistema di scambio di quote di emissione, sul meccanismo di aggiustamento delle frontiere per il carbonio e sull’accordo OCSE/G20 sull’imposta globale per le società
Fondi necessari con urgenza per rimborsare i debiti derivanti dal prestito del NextGenerationEU
Tabella di marcia giuridicamente vincolante a partire dal 2020

Con l’approvazione odierna, i deputati hanno compiuto un passo importante verso l’attuazione di un emendamento di legge per disciplinare le entrate UE, la cosiddetta decisione sulle risorse proprie. L’emendamento, una volta adottato dal Consiglio e ratificato da tutti i Paesi UE, introdurrà tre nuove fonti di entrate: quelle derivanti dallo scambio di quote di emissioni (ETS), le risorse generate dal meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE (CBAM), e una quota dei profitti ridistribuiti delle multinazionali (sulla base del primo pilastro dell’accordo OCSE/G20).

Il testo è stato adottato con 440 voti favorevoli, 117 contrari e 77 astensioni.

Preparare le prossime risorse proprie e rispettare la tabella di marcia

I deputati hanno invitato il Consiglio ad adottare rapidamente la decisione per garantire l’introduzione tempestiva di queste nuove risorse proprie. Secondo i deputati, “la Commissione deve adottare ulteriori misure tempestive qualora le nuove risorse proprie proposte non siano adottate o non generino il livello di entrate previsto per il bilancio dell’Unione”.

Inoltre, i deputati sottolineano che, come concordato nella tabella di marcia giuridicamente vincolante dell’accordo interistituzionale, la Commissione dovrebbe presentare una proposta per una seconda serie di nuove risorse proprie entro la fine del 2023, che potrebbe includere una tassa sulle transazioni finanziarie e una risorsa propria legata al settore delle imprese.

Bilancio UE a prova di futuro

Nella recente risoluzione sul bilancio UE del prossimo anno, il Parlamento ha affermato che i progressi sulle nuove risorse proprie sono essenziali sia per il finanziamento del debito di NextGenerationEU sia “per la solidità finanziaria e l’attuazione del quadro finanziario pluriennale attuale e di quelli futuri”.

In una votazione separata che si è tenuta martedì, il Parlamento ha adottato una risoluzione non legislativa sull’attuazione della strategia di assunzione di prestiti per finanziare NextGenerationEU, redatta dagli stessi correlatori del testo sulle risorse proprie.

Il testo è stato adottato con 474 favorevoli, 80 contrari e 78 astensioni.

Il correlatore José Manuel Fernandes (PPE, PT) ha dichiarato: “Per la NextGenerationEU, la Commissione ha preso in prestito 800 miliardi di euro sui mercati finanziari, di questo importo 420 miliardi di euro sono stati utilizzati per finanziare i piani di ripresa e resilienza degli Stati membri. Tutto questo deve essere rimborsato attraverso il bilancio dell’Unione Europea, entro il 2058. Ma non possiamo far ricadere questo peso sulle prossime generazioni. Non possiamo nemmeno tagliare i prossimi programmi UE e il costo per ripagare il debito dopo il 2027 è elevato: più di 15 miliardi di euro all’anno. Da qui, la crescente importanza di nuove entrate per ripagare il debito e affrontare le nuove sfide attraverso progetti comuni”.

La correlatrice Valérie Hayer (Renew, FR) ha dichiarato: “Le istituzioni europee hanno preso l’impegno con i cittadini europei di non ripagare il debito contratto dalla NextGenerationEU tramite l’aumento delle tasse o tagliando i programmi UE, ma creando nuove risorse proprie. È per questo che il Parlamento, in un momento in cui stiamo concludendo i negoziati sulla riforma del mercato del carbonio e sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, riconferma con questo voto la sua posizione in modo chiaro e forte. Si tratta di rispettare i nostri impegni in quanto responsabili politici e la nostra credibilità nei confronti degli investitori. Non perdiamo altro tempo: Il Consiglio deve attuare rapidamente questa decisione”.

Prossime tappe

La decisione sulle risorse proprie è la base giuridica per prevedere le fonti di entrate del bilancio UE e per autorizzare il prestito dei fondi sui mercati finanziari per il finanziamento dello strumento di ripresa NextGenerationEU. Il Consiglio adotta la decisione all’unanimità dopo aver consultato il Parlamento europeo. Prima di entrare in vigore, la decisione sulle risorse proprie deve essere ratificata da tutti i Paesi UE.

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