Almeno 550mila manifestanti si sono radunati per le strade di Parigi il Primo Maggio, la festa del lavoro in Francia è stato il momento culminate delle manifestazioni contro la riforma delle pensioni di Macron. “Questo Primo Maggio è uno dei più forti del movimento sociale”, ha detto la segretaria generale del sindacato CGT Sophie Binet, mentre il suo omologo della CFDT Laurent Berger ha elogiato “una mobilitazione molto ampia”.
Le manifestazioni rappresentano il 13esimo giorno di mobilitazione intersindacale contro la riforma delle pensioni e arrivano dopo che il Consiglio Costituzionale ha convalidato la parte principale del testo e lo ha promulgato.
“E’ un grande 1° maggio. Non è un’ultima resistenza, è la sfida del mondo del lavoro a questa riforma”, aveva sottolineato anche il leader del CFDT, Laurent Berger, all’inizio della protesta parigina.
In alcuni casi gli scontri sono stati violenti. Ci sono molti feriti da entrambe le parti. Sono stati diffusi dei video sulle proteste di piazza in atto a Parigi che mostrano come bombe molotov vengono lanciate tra le fila della polizia. In risposta, le forze di sicurezza mettono a terra e arrestano i manifestanti, che protestano contro la riforma delle pensioni.
I primi attriti sono comparsi a Parigi intorno alle 15:30, nei pressi della stazione della metropolitana di Strasburgo-Saint-Denis, ancor prima che il corteo raggiungesse Place de la République. Secondo diversi video, la polizia ha effettuato cariche in questa zona e nelle strade vicino alla piazza.
Un pupazzo con la faccia di Emmanuel Macron è stato dato alle fiamme dai manifestanti a Strasburgo. Se la mobilitazione è stata forte a Parigi, la polizia ha contato anche 16.300 manifestanti a Caen, 15.000 a Brest o 14.000 a Clermont-Ferrand.
Dopo più di tre mesi di conflitto, i manifestanti si sono detti ancora determinati a ottenerne il ritiro, come Lucie Acker a Strasburgo. “Provo rabbia, rivolta anche contro il disprezzo di questo governo. Sono davvero disgustato dall’entrata in vigore della riforma delle pensioni. Ho provato persino una forma di umiliazione per essere a questo punto ignorato”, ha denunciato il 42enne dirigente dell’ente locale.
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