Le proteste impazzano in tutta Europa contro le decisioni dei governi che stanno portando le persone alla fame. E’ successo anche in Germania, a Kassel. In centinaia era per strada lo scorso fine settimana. Portavano uno striscione con la scritta “No more war”, protestano contro l’invio delle armi all’Ucraina.
A Kassel, hanno bloccato l’ingresso della fabbrica di armi Rheinmetall AG.
I manifestanti portavano striscioni con scritte del tipo “Militarizzazione non è solidarietà” o “No al programma di riarmo da 100 miliardi di euro”.
L’alleanza antimilitarista è diretta contro le consegne di armi della Rheinmetall e di altre compagnie di armamenti, anche in connessione con la guerra in Ucraina.
La polizia ha usato manganelli e gas lacrimogeni contro i manifestanti.
Non è la prima protesta di questo genere in Germania. Venerdì c’è stata un’azione di protesta dell’alleanza “Rheinmetall Disarm” a Kassel, che ha portato a rivolte. Secondo la polizia, circa 200 attivisti avrebbero bloccato l’ingresso dei locali della compagnia di armamenti Krauss-Maffei Wegmann. Gli agenti di polizia sono stati lanciati contro oggetti del cantiere e hanno usato spray al peperoncino e manganelli contro i manifestanti, ha detto venerdì una portavoce della polizia.
L’autunno non e’ ancora iniziato ma le proteste contro i governi che stanno conducendo l’Europa al suicidio si fanno gia’ sentire.
Dalla Moldavia alla Repubblica Ceca, dalla Germania alla Francia, dall’Inghilterra all’Italia, l’onda del malcontento e della protesta cresce e potrebbe travolgere l’intera attuale classe politica.
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