Praga: in 70mila in piazza per chiedere le dimissioni del Governo e la fine delle sanzioni alla Russia

Erano oltre 70mila persona in piazza a Praga per chiedere le dimissioni del governo. “Chiediamo l’istituzione di un governo provvisorio di esperti e l’indizione di elezioni anticipate. Se il governo non si dimetterà entro il 25 settembre, dichiareremo il diritto alla resistenza secondo la Costituzione della Repubblica Ceca in una manifestazione a livello nazionale e annunceremo azioni coercitive. Stiamo già negoziando con sindacati, imprenditori, agricoltori, sindaci, trasportatori e altre organizzazioni per dichiarare uno sciopero”, hanno avvertito gli organizzatori. E’ prevista la possibilità di una nuova manifestazione di massa il 28 settembre.

E’ stata la protesta più partecipata del fine settimana, non certo l’unica.

Migliaia di persone si sono radunate in piazza Venceslao per la manifestazione di sabato.
Tra i relatori dell’evento di sabato c’erano l’ex presidente della Camera agraria Zdeněk Jandejsek e l’esperto di energia Vladimír Štěpán. Sono intervenuti anche il presidente di Trikolora Zuzana Majerová, il candidato alla presidenza comunista Josef Skála, economista e preside della Facoltà di Economia dell’Università di Economia di Praga Miroslav Ševčík e l’avvocato Jana Zwyrtek Hamplová.

Secondo il piano degli organizzatori, la Repubblica Ceca dovrebbe dichiarare neutralità, “liberarsi dalla diretta sottomissione politica all’UE, all’OMS o all’ONU”, assicurarsi forniture di gas a basso costo dalla Russia e “liberare l’industria ceca dalla dipendenza da società straniere”.

Nel frattempo decine di oppositori della manifestazione stavano sui gradini del Museo Nazionale con le bandiere della Nato e dell’Unione Europea.

La risposta del premier Fiala alla manifestazione di piazza: “la protesta in piazza Venceslao è stata indetta da forze filo-russe, vicine a posizioni estreme e contrarie agli interessi della Repubblica CecaÈ chiaro che la propaganda russa e le campagne di disinformazione sono presenti sul nostro territorio e alcune persone semplicemente le ascoltano”, i caro energia, le persone ridotte in povertà non sono state citate.

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