No alla privatizzazione del Pronto soccorso! Pescara in piazza il 14 novembre

La CGIL, la FP CGIL e la CGIL Medici di Pescara, assieme a Carrozzine determinate esprimono netta contrarietà all’operazione di privatizzazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Pescara, notizia appresa dal quotidiano Il Messaggero del 13 Settembre 2022.
“E’ fondamentale e necessario il ruolo della Sanità Pubblica sul territorio, da rafforzare, potenziando e stabilizzando il personale con un salario congruo, intensificando percosi formativi continui, rendendo più efficienti i servizi, ammodernando le infrastrutture, in un processo riorganizzativo complessivo sull’intero territorio al centro del quale ci sia l’idea di un servizio sanitario pubblico, efficiente e di qualità, e del valore del lavoro di chi opera per l’intero comparto della sanità.
Riteniamo altresì sconcertante nonché contraddittoria la decisione della Direzione della Asl, alla luce delle ripetute dichiarazioni dell’Assessorato Regionale alla Sanità che ha sempre dichiarato di voler procedere verso la reinternalizzazione di alcuni servizi
sanitari”, scrive Cgil Pescara.

Una protesta presidio è stata organizzata per lunedì 14 novembre alle ore 10,00 a Pescara in Ospedale in Via Fonte Romana (davanti al CUP)

“Il sistema sanitario deve essere rimesso al centro del dibattito nazionale e delle politiche del paese. L’emergenza Covid ha ancora una volta messo in evidenza come il prezzo più alto della crisi dei servizi sanitari viene pagato dalle persone fragili e con disabilità”, scrivono Carrozzine Determinate.

“Il pronto soccorso di Pescara versa da tempo in una situazione critica, tempi di attesa al di fuori di ogni possibile logica hanno costretto spesso le persone con disabilità ad abbandonare la possibilità di essere visitati anche in situazioni di emergenza.

Le liste di attesa interminabili costringono di fatto le persone con disabilità a ricorrere a medici privati, spesso pur in mancanza di possibilità economiche sufficienti, non considerando che la disabilità è una delle prime cause di impoverimento al mondo.

Da tempo l’Associazione Carrozzine Determinate aveva richiesto che venisse creata una stanza multisensoriale per accogliere i pazienti con gravi disabilità che hanno necessità di cure o ricoveri urgenti, collegata ad un ambulatorio multidisciplinare per garantire ai pazienti con patologie intellettive o con autismo, la possibilità di ottenere diagnosi e terapie in un ambiente protetto. Percorsi preferenziali spazi accoglienti, uso di display luminosi alternativi alla chiamata vocale per le persone sorde, percorsi di ascolto del cargiver per comprendere i sintomi delle persone con disabilità non verbali. Questi tutti i requisiti di un vero pronto soccorso.

Le persone con disabilità sono invece costrette a sopportare attese impossibili da reggere fisicamente, nessuna accoglienza specializzata, nessun accesso strutturato o protocolli diagnostici specifici per persone non collaboranti.

Il servizio sanitario pubblico deve essere efficiente e di qualità e soprattutto deve essere e rimanere un servizio pubblico!”

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