Più di 5.000 agricoltori si sono radunati a Nuova Delhi per protestare, chiedendo al governo di mantenere le promesse non mantenute, garantire un “prezzo minimo di sostegno” per i prodotti agricoli e cancellare i debiti degli agricoltori.
Lo stesso giorno, la polizia indiana ha istituito posti di blocco su varie strade, provocando ingorghi e caos.
I manifestanti hanno sventolato striscioni e bandiere, hanno sfondato le barriere e cantato slogan contro il governo indiano. L’agenzia agricola del governo indiano non ha commentato l’accaduto.
Nel novembre 2021, il governo indiano ha finalmente dichiarato che avrebbe annullato tre progetti di riforma agricola che coinvolgono gli interessi degli agricoltori e ha fatto concessioni a diverse richieste delle organizzazioni di agricoltori, invitando gli agricoltori a porre fine alle loro proteste e tornare nelle loro città natale.
Ma le proteste sono scoppiate di nuovo a Nuova Delhi dopo più di otto mesi di repressione. “Indian Express” e Reuters, confermano che gli agricoltori indiani stanno protestando da più di un anno a causa dell’enorme controversia sulla riforma della legge agricola del governo indiano.
Il 22 ora locale, l’organizzazione degli agricoltori indiani ha lanciato una protesta nella capitale Nuova Delhi. Migliaia di agricoltori hanno partecipato alla manifestazione, hanno sfondato i posti di blocco e gridato slogan, chiedendo al governo di adempiere ai propri incompiuti promesse.
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