E’ stata una vera e propria caccia alle streghe. Si poteva pubblicare ma poi si veniva censurati e, a volte, oscurati, se non addirittura sospesi dai social.
Secondo il giornalista e autore statunitense David Zweig, il dibattito è stato manipolato in tre modi:
- Censurando informazioni vere ma sconvenienti per la politica del governo degli Stati Uniti.
- screditando medici e altri esperti che non erano d’accordo
- sopprimendo gli utenti ordinari, inclusi alcuni che condividevano i dati del CDC
“Il governo degli Stati Uniti ha fatto pressioni su Twitter e altre piattaforme di social media per evidenziare determinati contenuti e sopprimere altri contenuti sul Covid-19”, spiega Zweig.
“Matt Taibbi ha rilasciato un altro Twitter Files. Secondo Taibbi, il coordinamento tra Twitter e le agenzie governative, in particolare l’FBI, includeva riunioni regolari della Task Force interagenzia sull’influenza straniera (FITF), a cui hanno partecipato dirigenti di Twitter, funzionari dell’FBI e rappresentanti di “altre agenzie governative” (OGA)
Secondo Taibbi, un anonimo dirigente di Twitter ha ammesso in una e-mail che i “partner governativi” sono diventati sempre più aggressivi nei loro sforzi di attribuzione delle informazioni e che questo ha chiuso la “finestra” dell’indipendenza di Twitter”, denuncia Tkt.
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