La guerra si fa anche sull’informazione: dal bambino in gabbia a quelli decapitati la propaganda avanza

La guerra passa anche dalla propaganda e dall’informazione. Dopo le scene di morti allestiti durante la guerra in Ucraina, ora per far schierare l’opzione pubblica riparte la guerra della propaganda o informazione, che dir si voglia. Due esempi di questi giorni sono esemplari di tutta la vicenda

Bambini decapitati dai palestinesi

La notizia è stata data da un giornalista di i24 News, un’emittente privata di Tel Aviv, ha riferito che Hamas aveva decapitato 40 bambini. (https://x.com/Israel/status/1711730914471092404?s=20)

Pochi giornali l’hanno ripresa in Israele, ma la notizia ha fatto in poche ore il giro del mondo, anche il resoconto ufficiale di Israele ha condiviso il rapporto del giornalista: i bambini sono stati decapitati.

Poche ore dopo la sua trasmissione televisiva, ha commentato il suo servizio. Poi la storia ha iniziato ad assumere toni diversi: “I soldati mi hanno detto che credono che siano stati uccisi 40 neonati/bambini. Il numero esatto delle vittime è ancora sconosciuto poiché i militari continuano ad andare porta a porta per trovare altre vittime israeliane”.

Per poi essere smentita dal portavoce dell’esercito israeliano all’agenzia di stampa Anadolu, che ha detto che non c’è “conferma” delle accuse secondo cui “Hamas avrebbe decapitato bambini” (qui trovate la notizia: https://www.aa.com.tr/en/middle-east/israeli-army-says-it-does-not-have-confirmation-about-allegations-that-hamas-beheaded-babies-/3014787#).

Nel frattempo le smentite, come sempre accade non hanno avuto la stessa enfasi delle notizie, e il danno di immagine internazionale è stato fatto

Bambini in gabbia 

Nel fine settimana, è diventato virale un video che mostrava apparentemente bambini israeliani in gabbia. Queste immagini sono state ampiamente condivise anche da un consigliere politico austriaco, Thomas Oysmüller. (Qui trovate il post: https://x.com/TOysmueller/status/1711791708457885948?s=20) Successivamente si è scoperto che erano falsi.

Nel frattempo il danno di immagine internazionale è stato fatto.

Fonte: https://tkp.at/2023/10/11/totaler-infokrieg-um-nahost-konflikt/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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Per non dimenticare: In Europa “la libertà di parola non è illimitata” per tutelarci limitano la “propaganda”, Vera Jourova, vice presidente della Commissione europea

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