Pmi: “Questo non è un problema economico, un problema politico e questi continuano a ragionare in termini economicistici. Già oggi ci sono un sacco di aziende che hanno la sede fiscale in Olanda per pagare meno tasse e poi magari vanno a delocalizzare all’estero per mano d’opera a basso costo. Quelle non sono aziende, sono multinazionali, sono aziende di un certo tipo”, denuncia Matteo Brandi
E le piccole e medie imprese? “Devono morire. Questo è il discorso che questi hanno in testa, è la piccola media impresa, magari a conduzione familiare, è brutta cosa, brutta cosa.
Grandi imprese, il discorso è che deve esserci una grande impresa.
Hai visto quando parlavamo di agricoltura? Anche lì vanno dalla piccola agenda familiare e gli dicono tu non sei abbastanza competitivo, puoi fare due cose, o ricoprire il tuo terreno di pannelli solari, oppure devi cercare di aggregarti a un’altra impresa per diventare una grande impresa.
Tu vedrai che le grandi imprese non possono crollare, non possono fallire. Infatti ne abbiamo visto poche di grandi imprese in questi anni saltare in aria?
Alla base c’è sempre quel pensiero là, quell’ideologia là: il libero mercato si regola da solo, la grande impresa è intoccabile, la piccola e media impresa deve morire.
C’è solo un problema che l’Italia, al 97% di tessuto industriale, è formata da piccole e medie imprese. Quindi, dichiarare guerra alla piccola medie imprese in Italia significa dichiarare guerra all’Italia stessa”.
“Il povero imbianchino, il povero agricoltore, il povero terzista o commerciante difficilmente può permettersi una sede a Bruxelles, certo, che altri possono, certo, che le compagnie telefoniche possono, certo, che vogliono mangiarti tutto quello che abbiamo creato, perché la piccola impresa, la piccola industria è la forza più grande dell’Italia ed è questo che dà fastidio ovviamente all’Europa“, conclude Riccardo Rocchesso.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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Per non dimenticare: La Bce rende più difficile il credito a piccole imprese e famiglie con la stretta sui modelli interni di assorbimento del capitale
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