La decisione politica non può essere democratica se dipende dal diktat della scienza, perché “va in tensione la tutela giurisdizionale dei diritti”

“Cosa ci ha insegnato il Covid? Il Covid ci ha insegnato che quando la decisione politica dipende dalla medicina, dipende dalla scienza, va in tensione la tutela giurisdizionale dei diritti. Questo è inevitabile. Però vai a pensare che la decisione politica non si può ritrarre da questo compito e sapete perché non lo può fare mai, ma non se lo può consentire in questa ipotesi? Perché la scienza non è democratica e siccome la scienza non è democratica, lo deve essere la decisione politica, lo deve essere“, denuncia la costituzionalista Carmela Capolupo dell’Università Federico II di Napoli, durante l’evento di informazione sui nuovi contratti OMS (22 e 23 Marzo 2024 a Bolzano e Trento).
“La decisione politica può essere democratica se dipende dal diktat della scienza? In un modo molto semplice. Deve garantire la trasparenza, l’imparzialità degli organismi dai quali noi attingiamo l’informazione scientifica.
Ma voi lo sapete che gli atti, questo giusto per darvi un’idea, di acquisto dei vaccini sono stati segretati?
E allora, proprio perché la scienza non è democratica, proprio perché non lo è, lo debbano essere i processi di decisione politica, che non si possono nascondere dietro la scienza.
Guardate, questo è un grave errore. Cosa ci ha insegnato il Covid? Che il Parlamento era ridotto ad un ufficio di conversione di decreti legge. Io questo ho visto. Ma non è che insomma la marginalizzazione del ruolo del Parlamento è venuta fuori col Covid. È un problema, diciamo, che affonda le radici altrove. Però tutto quello che noi possiamo fare oggi è chiamare in campo a viva voce gli organi rappresentativi ad assumersi questa responsabilità.
Guardate qua il problema diciamo che io vedo, che io vedevo molti anni fa all’indomani, quando si cominciò a vedere la fine di questa tragedia, la cosa che ho temuto di più è che alla fine dell’emergenza sanitaria potessero sopravvivere le regole dell’emergenza, perché questo significava affrontare, diciamo, uscire da un’emergenza sanitaria, ma dover affrontare un’emergenza democratica. E io credo che noi questo non ce lo possiamo consentire. Cosa dirvi? Lo stato di prevenzione noi non ce lo possiamo consentire.
Ora, voi sapete che Ulisse per resistere al canto delle sirene si fece legare ad un palo. A me sta cosa mi fa venire sempre in mente le parole pronunciate più di un secolo fa da un senatore americano. Le Costituzioni sono catene con le quali noi, gli uomini, legano se stessi nei momenti di lucidità per non morire di mano suicida nei giorni della follia”.

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