Perché stiamo buttando i vaccini contro il Covid: cosa c’è scritto nei contratti europei, spiegato dall’avv. Massimo Agerli

Lo spreco di soldi per i vaccini Covid è interamente derivato dagli acquisiti centralizzati dell’Unione Europea. Nei contratti di mandato sono elencati molti obblighi per gli stati, che all’epoca avevano solo 7 giorni per decidere se aderire o rifiutare, poi vigeva la regola, da contratto, del silenzio assenso. Lo spiega l’avv. Massimo Agerli di Avvocati Liberi

“Nel contratto di mandato, gli effetti sostanziali del contratto che viene stipulato dal mandatario, cioè dalla Commissione europea, si ripercuotono direttamente sul mandante, cioè sui singoli stati.

Quindi gli obblighi, i doveri e i diritti che nascono dai contratti stipulati dalla Commissione europea per conto dei singoli stati, sia dal punto di vista dei diritti, nello specifico diciamo ad avere i prodotti acquistati, sia dal punto di vista degli obblighi, cioè pagarli questi beni.

Quindi la Commissione Europea fa i contratti, ma poi le conseguenze ricadono sui singoli stati.

Vedete, questo è l’accordo.

Articolo 5. Natura giuridicamente vincolante degli APA, cioè sono gli accordi preliminari di acquisto. Una volta conclusi, i termini dell’APA sono giuridicamente vincolanti per gli stati membri partecipanti, ad eccezione di quelli che hanno esercitato il diritto di non partecipare.

Articolo 6. Responsabilità. La Commissione è esclusivamente responsabile del processo di approvvigionamento e della conclusione degli accordi preliminari di acquisto, compresa qualsiasi responsabilità derivante dalla conduzione dei negoziati. Gli stati membri partecipanti che acquistano un vaccino sono responsabili della diffusione e dell’uso dei vaccini nell’ambito delle loro strategie nazionali di vaccinazione e si assumono ogni responsabilità associata a tale uso e diffusione. Ciò si estende e include qualsiasi indennizzo dei produttori di vaccini ai sensi dei termini delle condizioni del relativo APA per la responsabilità connessa all’uso e all’impiego dei vaccini normalmente a carico del produttore.

Poi vedremo quali sono queste responsabilità che i singoli stati si assumono e quali invece quelle che restano a carico del produttore. E vedremo che a carico del produttore non ne resta nemmeno una, ma è tutto a carico dei singoli stati acquirenti.

Attenzione all’articolo 7. Obbligo di non negoziare separatamente. Firmando il presente accordo, gli stati membri partecipanti confermano la loro partecipazione alla procedura e si impegnano a non avviare proprio le procedure di acquisto anticipato del vaccino con gli stessi produttori. eventuali altri contratti preliminari di compravendita, quindi di acquisto dei vaccini. Nel caso in cui un’APA contenente l’obbligo di acquistare dosi di vaccino sia stato concluso con un produttore specifico, gli stati membri che si sono avvalsi dell’opt-out previsto nel presente accordo possono avviare negoziati separati con lo stesso produttore dopo la firma dell’APA ai sensi del presente accord. E quindi adesso capiremo bene questa differenza che è fondamentali sono gli articoli 3 e 4 dell’accordo. L’articolo 3 dice, qualora la Commissione concluda un contratto preliminare di acquisto, quindi un APA, in conformità con il presente accordo, che prevede il diritto per gli stati membri partecipanti di acquistare dosi di vaccino, l’uso di tale diritto avverrà mediante la conclusione di contratti tra gli stati membri partecipanti e i produttori di vaccini. Nessuno stato membro partecipante è obbligato a concludere tale contratto sulla base dell’accordo preliminare. L’accordo preliminare contiene una clausola in tal senso. Quindi, cosa significa? Significa che se lo Stato membro si riserva il diritto di acquistare dosi di vaccino, quindi il diritto di acquistare quante dosi vuole, l’uso di tale diritto avverrà mediante la conclusione di contratti di compravendita diretti tra questo Stato membro che ha deciso di avere il diritto e i produttori. In questo caso lo Stato membro non è nemmeno obbligato a concludere il contratto finale, quindi quello definitivo, il contratto di compravendita definitivo, sulla base del preliminare fatto dalla Commissione. Quindi se lo Stato decide di avvalersi di questo diritto, si fa i contratti da solo per i fatti suoi con i produttori, senza obbligo di seguire quello che era stato patuito negli accordi preliminari.

Se invece l’accordo preliminare contiene l’obbligo, e non il diritto, ma l’obbligo di acquistare dosi di vaccino, si applica questo articolo 4, che dice «Quando la Commissione intende concludere in conformità con il presente accordo, un preliminare, un APA, un preliminare di acquisto contenente l’obbligo di acquistare dose di vaccino, essa informa gli stati membri partecipanti di tale intenzione e delle condizioni dettagliate. Cioè, la Commissione dice guarda cara Italia o Spagna o Francia o quello che è, che io intendo concludere un preliminare che contenga l’obbligo di acquistare determinate dosi di vaccino e a quali condizioni, quindi a quale prezzo. Nel caso in cui, continua l’articolo, nel caso in cui uno stato membro partecipante non sia d’accordo con la conclusione di un preliminare contenente un obbligo di acquisto di dosi di vaccino o con le condizioni, ha il diritto di rinunciare a tal accordo mediante una notifica esplicita alla Commissione europea entro cinque giorni lavorativi dal momento in cui la Commissione ha comunicato la sua intenzione di concludere l’esclusione entro il termine di cinque giorni lavorativi, si ritiene che abbiano autorizzato la Commissione a negoziare e concludere l’APA, quindi il preliminare con il protettore dei vaccini,

Quindi avete capito, se la Commissione dice allo Stato italiano guarda che io intendo obbligarti ad acquistare delle dosi di vaccino te lo dico, ti dico quante dosi, a quale prezzo e tu Stato italiano, entro 5 giorni lavorativi puoi dirmi no, esco da questa cosa con gli effetti di cui sopra vi ricordate, ho letto prima l’articolo 7 l’obbligo di non negoziare separatamente, nel secondo comma la seconda frase, la seconda proposizione dice nel caso in cui un preliminare di acquisto contenente l’obbligo di acquistare dosi di vaccino sia stato concluso con un produttore specifico, gli stati membri che sono a base dell’opt-out, cioè del diniego a obbligarsi, previsto dal presente accordo, possono avviare negoziati separati, ma se non lo fanno e quindi se nei cinque giorni, come previsto dall’articolo 4, se non lo fanno nei 5 giorni, sono intrappolati. Vige il silenzio assenso. Quindi se stanno zitti e non comunicano niente, implicitamente hanno autorizzato la Commissione a negoziare e concludere accordi preliminari in nome e del singolo Stato con un obbligo di acquisto, quindi ti becchi tutte le dosi che la Commissione ha stabilito a quel prezzo.
Per capire quanto fosse entusiasmante, quasi eccitante per la von der Leyen poter obbligare i singoli Stati ad acquistare tutte le dosi di vaccino che decideva lei, cosa peraltro già stabilita a priori, basta leggere il comunicato stampa che è dell’11 novembre 2020 intitolato Coronavirus, la Commissione approva un contratto con l’alleanza BioNTech-Pfizer per garantire l’accesso a un potenziale vaccino. Oggi la Commissione europea ha approvato un quarto contratto con le società farmaceutiche, BioNTech e Pfizer, che permetterà l’acquisto iniziale di 200 milioni di dosi per conto di tutti gli Stati membri dell’UE, con opzione di richiedere fino a 100 milioni di dosi ulteriori, che verranno fornite non appena saranno dimostrate la sicurezza e l’EMA, cioè l’Agenzia Europea del Farmaco, che dovrà autorizzare o raccomandare tali preparati vaccinali, doveva ancora se la sicurezza e l’efficacia fossero stati confermati da Ema. Tuttavia avevano già cominciato a fare tutti gli accordi preliminari di questo mondo con Pfizer e Biontech, ma poi come vedremo tra pochissimo anche con tutte le con tutti gli altri produttori di vaccini con tutto big pharma e cosa dice la wonderlion, presidente della commissione europea? a seguito del promettente annuncio diffuso lunedì da Biontech e Pfizer sulle prospettive del loro vaccino sono molto lieta di annunciare l’accordo odierno concluso con la società europea Biontech e con Pfizer per l’acquisto di 300 milioni di niente popò di meno che 300 milioni di dosi. Con questo quarto contratto stiamo ora consolidando un portafoglio di vaccini sperimentali. Capite, la Von der Leyen nel novembre del 2020 li chiamava vaccini sperimentali, poi da vaccini sperimentali una volta che sono stati raccomandati dallema un mesetto dopo, allora sono diventati sicuri ed efficaci. In 30 giorni da sperimentali sono diventati sicuri ed efficaci. Il portafoglio di vaccini sperimentali è estremamente solido, molti dei quali già in fase di sperimentazione avanzata. Una volta autorizzati, verranno tempestivamente resi disponibili e ci consentiranno di compiere un passo avanti verso una soluzione sostenibile della pandemia. Ma quello che è successo veramente per l’acquisto di questi farmaci ce lo facciamo dire direttamente dalla Corte dei Conti europea, che alla fine del 2022 ha stilato un report che è veramente incredibile. Ci sono scritte delle cose che vi faranno rizzare i capelli sulla testa”.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com