Verranno dichiarate più pandemie, anche se sono molto rare con il cambio di definizione basta un nuovo agente patogeno…

“Verranno dichiarate più pandemie. Le pandemie sono molto rare. Ce n’è stata una nel 1918-19, l’influenza spagnola. Ci fu una pandemia influenzale, nel 1957-58, nel 1968-69 quando c’era Woodstock. La vita continuava normalmente. Ma c’è stata una pandemia che ha ucciso un milione di persone. Poi c’è stata una pseudo-pandemia nel 2009, l’influenza suina, che ha ucciso meno persone di quante l’influenza normalmente uccide ogni anno. Questo è tutto per il secolo scorso. Quindi sono eventi rari”, spiega il dott. David Bell in una recente intervista..

Avremo più pandemie, penso, andando avanti perché la definizione di pandemia ora è che non deve nemmeno uccidere nessuno, è semplicemente la definizione dell’OMS che è una malattia, una sorta di nuova malattia, un nuovo agente patogeno che si diffonde oltre i confini internazionali. Quindi ne troveranno di più, faranno più sorveglianza, ne troveranno di più, il virus si è sempre evoluto, quindi troveranno più varianti. Possono dire che questa variante ha il potenziale per diventare una pandemia, quindi bloccheremo questo paese e vacciniamo tutti. Quasi certamente non sarà una pandemia”.

David Bell, medico della sanità pubblica con un dottorato di ricerca in salute della popolazione e modellistica delle malattie. Ha lavorato presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità per circa otto anni nel campo della malaria, all’inizio dell’epidemia di SARS-1, e poi ha lavorato in una fondazione a Ginevra nello sviluppo diagnostico e per un laboratorio di proprietà di Gates di cui era direttore tecnologie sanitarie globali per alcuni anni appena fuori Seattle. Ora lavora nel campo delle biotecnologie e della salute globale.

L’intervista è stata censurata da YouTube, la potete trovare qui: https://www.bitchute.com/video/Zwv01l5jCfdI/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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