“Nel corso di questi anni una serie infinita di articoli del codice sono stati violati”, ha spiegato il Dott. Sandro Sanvenero al convegno Deontologia medica tra passato e futuro, organizzato dal Gruppo Coscienza e Medicina Trento il 14 luglio 2023.
.Oltre il giuramento di Ippocrate sono stati violati
- l’articolo 3 sulla discriminazione,
- l’articolo 4 esercizi di libertà, autonomia, indipendenza e responsabilità,
- l’articolo 6 costante verifica e revisione dei propri atti in relazione alle conoscenze scientifiche disponibili,
- l’articolo 13 conoscenza della natura e degli effetti dei farmaci e segnalazione anche delle sole sospette reazioni avverse.
- Articolo 14, attenzione al processo di informazione e raccolta del consenso.
- Articolo 16, procedure inappropriate delle quali non si possa fondatamente attendere un beneficio effettivo.
- Articolo 18, trattamenti incidenti sull’integrità psicofisica sono attuati al fine esclusivo di un concreto beneficio clinico della persona che riceve quel trattamento.
- Articolo 24 obbligo di rilasciare certificazione sullo stato di salute del paziente.
- Articolo 30 dichiarazione dei conflitti di interesse economici di altra natura che possono manifestarsi nella ricerca, nella formazione, nell’aggiornamento, nella prescrizione, nella divulgazione, nei rapporti individuali e di gruppo.
- Articolo 33 Fornire un’informazione completa e comprensibile al paziente.
- Articolo 35 Acquisizione del consenso informato prima di intraprendere procedure e interventi terapeutici.
- Articolo 55. Informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa, prudente e fondata sulle conoscenze scientifiche e la non divulgazione di notizie che alimentino aspettative o timori infondati. rapporto tra colleghi fondato sul reciproco rispetto.
Un lungo e triste elenco.
Va ribalta l’importanza dell’etica nelle azioni sia delle singole persone che delle istituzioni.
Per i singoli cito un grande matematico, a cui si fa risalire l’invenzione dell’algebra, al quale chiesero quale fosse il valore di un essere umano. L’astronomo persiano utilizza i numeri e spiega qual è il valore di un uomo. Se la persona ha etica, risposto, allora il suo valore è 1. Se in più è intelligente aggiungete 1 a 0 e il suo valore sarà dieci. Se è ricco, aggiungete un altro zero e il suo valore sarà cento. Se oltre a tutto ciò è una bella persona, aggiungete un altro zero e il suo valore sarà mille. Però, se perde l’uno che corrisponde all’etica, perderà tutto il suo valore, perché gli resteranno solo gli zeri.
Per le istituzioni, invece, cito Giovanni Paolo II. L’affermazione della priorità dell’etica corrisponde a un’esigenza essenziale della persona e della comunità umane.
Tuttavia non tutte le forme di etica sono degni di questo nome.
Assistiamo all’emergere di modelli di pensiero etico che sono sottoprodotti della globalizzazione stessa e che recano il marchio dell’utilitarismo.
Tuttavia i valori etici non possono essere dettati dalle innovazioni tecnologiche, dalla tecnica e dall’efficienza. Essi sono radicati nella natura stessa della persona umana.
L’etica non può essere la giustificazione o la legittimazione di un sistema, ma piuttosto deve essere la tutela di tutto ciò che c’è di umano in ogni sistema.
L’etica richiede che i sistemi si adattino all’esigente dell’uomo e non che l’uomo venga sacrificato per la salvezza del sistema.
L’ordine dei medici è chiamato a garantire tre aspetti fondamentali.
- Primo, che i comportamenti dei medici corrispondono ai dettami dell’etica, sanciti nel giuramento.
- secondo, a garantire l’autonomia, l’indipendenza e la responsabilità del loro agire clinico,
- terzo a garantire il rispetto del metodo scientifico.
Tutto questo a garanzia della miglior tutela della salute dei cittadini che ai sanitari l’affidano. E ricitando Giovanni Paolo II: non abbiate paura, perché abbiamo ragione e vinceremo noi”.
Qui trovate il video integrale del convegno (https://www.youtube.com/watch?v=6wBdSDwkFIg):
https://www.youtube.com/watch?v=6wBdSDwkFIg
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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