Questa è la realtà dei fatti, al posto di nome e cognome saremo identificati da un codice generato da un algoritmo, i documenti ora in nostro possesso resteranno validi, si potranno, cioè usare al posto del qrcode.
“L’elemento della comodità è usato per rafforzare la digitalizzazione della burocrazia”, commenta la giornalista Enrica Perucchietti.
Ecco come saremo identificati:
L’ID ANPR ha le seguenti caratteristiche:
- È alfanumerico con lunghezza di 9 caratteri compreso il “check digit”.
- il check digit è l’ultimo carattere dell’Id ANPR calcolato tramite uno specifico algoritmo per consentire di verificare la validità dei numeri che lo precedono.
- È possibile la ricostruzione del check digit.
- È attribuito e associato univocamente ad ogni individuo già registrato in ANPR ovvero ad ogni individuo in fase di registrazione nell’ANPR.
- Può essere generato soltanto dal sistema ANPR.
- Non è ricavato dai dati anagrafici della persona a cui è attribuito.
- Non contiene elementi identificativi dei dati anagrafici della persona a cui è attribuito.
- Non può essere riassegnato.
- Garantisce l’associazione immutabile al soggetto cui è attribuito.
- Non fornisce evidenza di alcuna sequenzialità, tantomeno temporale.
“La digitalizzazione porta alla cessione della sovranità personale. Ci sono poche informazioni in merito a coloro che gestiranno questi dati e vi è il rischio del loro possibile furto tramite i pirati informatici”, avverte l’avvocato Fabrizia Vaccarella.
La storia di ripete per analogia, persone identificate come codici, numeri, al posto di nome e cognome.
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