Il Consiglio d’Europa è allarmato per “l’uso eccessivo della forza” in Francia. Criticate le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, che martedì ha dichiarato che la partecipazione a una “manifestazione non dichiarata” costituisce un “reato” che “merita un arresto”.
Il commissario per i diritti umani dell’organizzazione, Dunja Mijatović, venerdì ha espresso allarme per “l’uso eccessivo della forza” contro i manifestanti contro la riforma delle pensioni, invitando la Francia a rispettare il diritto di manifestare.
“Spetta alle autorità consentire l’effettivo esercizio di queste libertà, proteggendo i manifestanti pacifici ei giornalisti che coprono queste manifestazioni contro la violenza della polizia e contro gli individui violenti che agiscono durante oa margine dei cortei”, insiste.
“Si sono verificati incidenti violenti, alcuni dei quali hanno preso di mira le forze dell’ordine”, ha osservato il Commissario in una nota. “Ma sporadici atti di violenza da parte di alcuni manifestanti o altri illeciti commessi da altri durante una protesta non possono giustificare un uso eccessivo della forza da parte di agenti statali, né privare i manifestanti pacifici del godimento del diritto alla libertà di riunione”, continua.
Dunja Mijatović è preoccupata anche per l’arresto e la custodia di alcuni manifestanti e persone nelle vicinanze delle manifestazioni, mettendo in dubbio “la necessità e la proporzionalità delle misure a cui sono stati sottoposti”.
Nei giorni scorsi sindacati di avvocati, politici di sinistra e associazioni hanno denunciato la violenza della polizia durante le manifestazioni contro la riforma delle pensioni.
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