Denunciata l’autorità di controllo dei farmaci in Svizzera per non aver vigilato sui vaccini Covid

“Si sospetta che l’approvazione dei nuovi vaccini a base di mRNA violi la legge sui prodotti terapeutici”, scrivono gli avvocati che hanno presentato la denuncia contro Swissmedic, l’autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti e dei dispositivi medici e i cinque medici vaccinatori dell’Inselspital di Berna. “La presunzione di innocenza si applica a tutte le persone accusate”, precisano gli avvocati avvocati Markus Zollinger e Daniel Liechti dello studio legale Kruse di Zurigo.

Ecco il riassunto della denuncia fatto dagli avvocati. Qui potete trovare la versione di 300 pagine: https://denunciacorona.ch/denuncia-penale/

PHILIPP KRUSE, AVVOCATO, LL.M. PERSONALE LEGALE ZURIGO, 14 LUGLIO 2022 DR. IUR. MARKUS ZOLLINGER, AVVOCATO MLAW DANIEL LIECHTI 

 Denuncia penale Swissmedic – «Executive Summary» 

1 – 37 denuncianti e sei querelanti privati direttamente danneggiati dalle «vaccinazioni» con mRNA (tutte secondo la rubrica) presentano la presente denuncia penale per proteggere la propria salute e per giustificata preoccupazione per la salute dei propri simili. 

2 Ci troviamo di fronte al più grande pericolo causato dai medicinali e ai danni alla salute umana mai verificatisi in Svizzera: L’approvazione e la somministrazione di «vaccini» a base di mRNA, largamente inefficaci, rappresentano un pericolo ben più gra-ve dell’agente patogeno SARS-CoV-2, contro il quale questi «vaccini» dovrebbero proteg-gere. 

3 Swissmedic è il principale responsabile di questo rischio: per legge, ha la funzione centrale di proteggere la salute della popolazione svizzera. A tal fine, deve garantire che vengano immessi sul mercato solo prodotti terapeutici di alta qualità, sicuri ed efficaci. D’altra parte, deve proteggere i consumatori di prodotti terapeutici dall’inganno (art. 1 HMG). Le persone autorizzate ad agire per conto di Swissmedic non hanno rispettato ripetutamente e in misura considerevole questi obblighi, motivo per cui sono urgentemen-te sospettate di aver commesso un reato dal dicembre 2020 a oggi, 

  • • ha ripetutamente violato l’obbligo di diligenza previsto dalla legge sui medicinali (art. 86 par. 1 lett. a HMG in combinato disposto con l’art. 3 HMG [obbligo generale di diligenza] e l’art. 7 HMG [obbligo di diligenza del produttore]) nell’ambito dell’autoriz-zazione all’immissione in commercio e del controllo dei lotti, che, secondo la giuri-sprudenza della Corte Suprema Federale, è considerato una produzione. Art. 3 HMG [obbligo generale di diligenza] e Art. 7 HMG [obbligo di diligenza del produttore]), in quanto 
  • • hanno concesso un’autorizzazione «temporanea» per i «vaccini» a base di mRNA ai sensi dell’art. 9a HMG nonostante la mancanza di prove sufficienti di efficacia e sicurezza e nonostante i massicci segnali di rischio, 
  • • hanno ridotto in modo massiccio le precauzioni di sicurezza, già molto basse, che sono decisive per la procedura ai sensi dell’art. 9a HMG e hanno quindi creato ri-schi per la salute pubblica che non erano mai stati posti da un medicinale prima d’ora, 
  • • non solo hanno nascosto in modo permanente alla popolazione e alla classe me-dica informazioni elementari sull’effetto protettivo minimo o nullo dei «vaccini» a base di mRNA e sul rischio effettivo di effetti collaterali, ma li hanno anche siste-maticamente ingannati, 
  • • non aver adempiuto all’obbligo di sorveglianza post-marketing (la cosiddetta «farma-covigilanza”) in modo adeguato al rischio, ma anzi aver violato in modo permanente e grave l’obbligo di segnalazione previsto dalla legge sui medicinali (art. 87 comma 1 lett. c HMG), 
  • • aver violato gravemente il divieto di pubblicità dei medicinali ai sensi della legge sugli agenti terapeutici (art. 87 cpv. 1 lett. b HMG), 
  • • di aver commesso i reati corrispondenti in caso di «successo» (morte, lesioni perso-nali). 
  • 4 Le violazioni della diligenza qui lamentate consistono essenzialmente nel fatto che le persone autorizzate che agiscono per conto di Swissmedic (e in linea di principio anche i medici notificati) erano già a conoscenza di innumerevoli fattori di rischio a partire dal di-cembre 2020, ognuno dei quali, preso isolatamente, avrebbe impedito il rilascio dell’auto-rizzazione «temporanea» (o la somministrazione delle relative iniezioni di mRNA) fino a quando i relativi fattori di rischio non fossero stati chiariti in dettaglio ed eliminati in circo-stanze normali. A questo punto è necessario sottolineare quanto segue (per ulteriori fattori di rischio si veda N 840): 
  • • Alla fine del 2020, la tecnologia dell’mRNA – che finora è stata utilizzata (senza suc-cesso!) solo come terapia genica per i pazienti oncologici – sarebbe stata utilizzata per la prima volta su una popolazione generale sana come misura precauzionale (cioè per la profilassi). Rispetto a tutti gli altri farmaci approvati correttamente o «tem-poraneamente», l’approvazione di questa tecnologia mRNA per persone sane è un’assoluta anomalia. 
  • Gli studi sugli animali – un requisito obbligatorio per una corretta autorizzazione e un elemento centrale della sicurezza – non erano stati condotti affatto o in modo inade-guato. 
  • • Le sperimentazioni sull’uomo, sulla base delle quali sono state concesse le ap-provazioni «temporanee» alla fine del 2020, erano durate solo due mesi (invece dei consueti 12-24 mesi), quindi mancavano dati a lungo termine sulla sicurezza e sull’efficacia. 
  • • I produttori Pfizer/BioNTech e Moderna avevano in gran parte privato questi studi di approvazione del loro valore informativo poco dopo l’inizio dello studio, scio-gliendo i gruppi di controllo. Di conseguenza, è impossibile che i produttori – e cer-tamente non entro la fine del 2022, come sono obbligati per legge – siano in grado di fornire una documentazione clinica completa per convertire l’approvazione «tempo-ranea» in un’approvazione regolare. 
  • • Dai documenti di approvazione risulta già chiaro che nei «vaccini» a base di mRNA con nitrosamina, benzene (benzolo) e DNA batterico sono presenti impurità tossi-che, potenzialmente mutagene e cancerogene. 
  • • I «vaccini» a base di mRNA contengono anche ingredienti nuovi, non testati e mai approvati prima sull’uomo: nanoparticelle lipidiche tossiche. Questi sono poten-zialmente cancerogeni, possono compromettere la fertilità e danneggiare il bam-bino nel grembo materno. 
  • • Un possibile rischio per le gravidanze era noto a Swissmedic, ma è stato sempli-cemente ignorato. 
  • • Questi studi clinici cardine avevano già rivelato chiari segnali di rischio, come l’evi-denza di un aumento della morbilità nel gruppo del vaccino. 
  • • Alla fine del 2020, vi erano già indicazioni di possibili effetti tardivi dei «vaccini» a base di mRNA, come malattie neurodegenerative o autoimmuni. 
  • 5 Nonostante queste e numerose altre circostanze di rischio, l’autorizzazione iniziale dei «vaccini» a base di mRNA è stata «affrettata» da Swissmedic: In soli 63 giorni di calenda-rio, le domande di autorizzazione sono state «esaminate» (una procedura ordinaria ri-chiederebbe 330 giorni, una procedura di autorizzazione «temporanea» di solito 140 gior-ni) e importanti tappe – obbligatorie – sono state semplicemente omesse. Di conseguenza, questa autorizzazione «limitata nel tempo» ai sensi dell’art. 9a HMG non significa altro che l’intera popolazione svizzera ha partecipato e partecipa a sua insaputa al più grande esperimento clinico mai condotto in Svizzera (e contemporaneamente in tutto il mon-do). 
  • 6 Senza affrontare adeguatamente questo rischio (creato dall’autorizzazione «limitata nel tempo»), nel giugno 2021 Swissmedic ha proceduto senza esitazione a estendere le au-torizzazioni agli adolescenti a partire dai 12 anni. E questo nonostante il fatto che, oltre a tutti i precedenti fatti che aumentavano il rischio e quindi giuridicamente rilevanti, a metà giugno 2021 si sapeva, tra l’altro (per ulteriori fattori di rischio, si veda in dettaglio sotto N 847) erano noti, 
  • • che negli studi di approvazione non sono state fornite prove sufficienti dell’effica-cia dei «vaccini» a base di mRNA per gli adolescenti, 
  • • che la dose approvata per gli adolescenti era la metà (Comirnaty) o cinque volte (Spikevax) superiore alla dose raccomandata, comportando così un rischio del tutto inutile per gli adolescenti, 
  • • che solo nel febbraio 2021 – cioè in pochi mesi – erano stati segnalati con Comirnaty un totale di 42.086 effetti collaterali e 1.200 decessi, il che avrebbe dovuto portare all’immediata interruzione dello studio, 
  • che, secondo i rapporti sugli eventi avversi a livello mondiale, nel giugno 2021 il livello di allerta di 50 decessi era stato superato di oltre 150 volte. 
  • 7 Anche questi segnali di allarme non hanno spinto Swissmedic a mettere seriamente in discussione la strada intrapresa. Invece, alla fine del 2021, Swissmedic ha deciso di estendere le autorizzazioni a una terza dose («booster») e ai bambini a partire dai cinque anni di età, anche se a quel punto era noto, tra l’altro (per i dettagli di molti altri fattori di rischio, si veda N 852) erano anche noti, 
  • • che i dati erano stati falsificati nell’ambito dello studio di approvazione del Comir-naty, 
  • • che la proteina spike tossica prodotta nel corpo della persona vaccinata è presente nell’organismo più a lungo – rispetto a quanto inizialmente dichiarato da Swissmedic e dai produttori – e porta quindi a una serie di gravi effetti collaterali (fino alla morte), 
  • • che Pfizer/BioNTech aveva presentato un allarmante rapporto intermedio («PSUR») alla fine di agosto 2021, secondo il quale 46 casi erano stati fatali negli studi clinici e 5.115 casi (1,6%) erano stati fatali nella cosiddetta «fase post-marketing», 
  • • che solo per Comirnaty e Spikevax sono stati registrati 71 decessi nei bambini in Svizzera, nell’UE e negli USA, il che significa che solo in questo gruppo target – in nessun modo minacciato dalla SARS-CoV-2 – è stato chiaramente superato il valo-re di allarme assoluto di 50 decessi, che avrebbe dovuto portare all’immediata sospensione di qualsiasi approvazione di farmaci, 
  • • che solo negli Stati Uniti e nell’Unione Europea erano già stati segnalati più di 2.000 parti prematuri e nati morti dopo le iniezioni di mRNA, 
  • • che gli adolescenti hanno una probabilità sei volte maggiore di avere problemi car-diaci (miocardite) causati dai «vaccini» COVID rispetto a quella di avere una malat-tia COVID grave, 
  • • che i «vaccini» a base di mRNA (Comirnaty e Spikevax) hanno ricevuto un numero di segnalazioni di eventi avversi gravi 68 volte superiore e un numero di decessi 20 volte superiore per milione di dosi somministrate entro la fine del 2021 rispetto ai vaccini antinfluenzali. 
  • 8 Invece di fare una pausa e un’analisi dettagliata delle decisioni prese, Swissmedic ha continuato a mantenere tutte le autorizzazioni «temporanee» nel 2022, nonostante fosse noto, oltre a tutti i precedenti fatti di rischio e giuridicamente rilevanti (per ulteriori fattori di rischio, si veda in dettaglio sotto N 854), 
  • • che in tutto il mondo (Svizzera, UE, USA) erano già stati segnalati quasi quattro milioni di effetti collaterali per tutti i «vaccini» COVID entro il maggio 2021, con i soli Comirna-ty e Spikevax responsabili di oltre 1,7 milioni di effetti collaterali – di cui 473.128 effetti collaterali gravi e 20.381 decessi, il che significa che il valore di allerta di 50 decessi era stato superato in tutto il mondo di oltre 400 volte in quel momento,
  • • che, nonostante le dichiarazioni di Swissmedic secondo cui i «vaccini» a base di mRNA non avevano alcun effetto sulla gravidanza, a maggio 2022 erano già stati se-gnalati 2.177 nati morti dopo l’iniezione di Comirnaty e 810 nati morti dopo l’inie-zione di Spikevax – senza contare le segnalazioni insufficienti – solo nell’UE e negli USA, Anche se nel 2022 i produttori hanno ammesso apertamente che – a causa del-la mancanza di studi adeguati – «il profilo di sicurezza del vaccino nelle donne in gravidanza o in allattamento non è noto”, 
  • • che secondo uno studio sulla fertilità maschile pubblicato nel giugno 2022, la concen-trazione di spermatozoi 150 giorni dopo la seconda «vaccinazione» era ancora del 15,9% inferiore al valore iniziale, il che significa che non solo la fertilità femmini-le ma anche quella maschile è potenzialmente influenzata negativamente dalla «vac-cinazione», 
  • • che nel corso di diverse autopsie effettuate nel 2022 sono state fornite importanti pro-ve della modalità d’azione letale della proteina spike, secondo cui la produzione di proteina spike causata dall’mRNA sembra essere la causa scatenante delle lesioni vascolari e della miocardite (fatale) che ne consegue, 
  • • che con il V-AIDS si è manifestato un grave effetto collaterale a lungo sospettato e ora sempre più rilevato, che si traduce in un danno al sistema immunitario, che può portare non solo a un aumento delle malattie autoimmuni e del cancro, ma soprattutto a un aumento delle malattie infettive, 
  • • che al 1° marzo 2022 erano apparse almeno 128 pubblicazioni peer-reviewed su problemi cardiaci, 223 pubblicazioni peer-reviewed su disturbi della coagulazio-ne potenzialmente letali (trombosi, ecc.) e 7 pubblicazioni peer-reviewed su possibili decessi a seguito delle «vaccinazioni» COVID. 
  • 9 Con l’autorizzazione «temporanea» dei «vaccini» a base di mRNA, Swissmedic si è quindi assunta un rischio senza precedenti e in costante aumento, che nella migliore delle ipotesi poteva essere giustificato solo dal fatto che avrebbe potuto scongiurare una mi-naccia (la SARS-CoV-2) mai esistita prima e che avrebbe potuto superare il rischio asso-ciato ai «vaccini» a base di mRNA. Ovviamente non è questo il caso. Non c’è e non c’è mai stata una malattia «mortale o invalidante» con «COVID-19» – la condizione principale dell’autorizzazione «temporanea» – che avrebbe minacciato l’intera popolazione: 
  • • In Svizzera, né per il 2020 né per il 2021 si è registrato un tasso di mortalità comples-sivo che (tenendo conto della demografia) avrebbe superato i valori massimi dei 10 anni precedenti. 
  • • Da quando è scoppiata la «crisi di Corona» non c’è mai stato un sovraccarico di ospe-dali a livello nazionale. I reparti di terapia intensiva, ad esempio, hanno sempre avu-to una capacità massima di utilizzo dell’80% a livello nazionale – nonostante la ridu-zione politicamente forzata dei posti letto durante la «pandemia» in corso (!), il che in-dica un funzionamento effettivamente normale. 
  • • A livello globale, la letalità della SARS-CoV-2 per il 2020 è stata dello 0,15%-0,20% (IFR), equivalente a quella dell’influenza moderata. 
  • • Gli adolescenti e i bambini con un tasso di mortalità dello 0,002% (IFR) non sono mai stati a rischio significativo per la SARS-CoV-2 – ad oggi, non c’è mai stato un singolo caso ufficiale in Svizzera in cui sia stata dimostrata la morte di bambini a causa della COVID-19. 
  • • Al momento dell’approvazione del «richiamo», alla fine del 2021, era anche evidente che l’intera popolazione non era più particolarmente minacciata dalla SARS-CoV-2 a causa della prevalente «variante delta»: la letalità era ancora di circa lo 0,01-0,02% (IFR) in tutto il mondo, il che corrispondeva a un’influenza lieve. 
  • • Con la comparsa della «variante Omikron», la letalità a livello mondiale era solo dello 0,001-0,002% (IFR). «Omicron» è quindi almeno 50 volte meno pericoloso della normale influenza per la popolazione nel suo complesso. 
  • 10 In base a quanto sopra, Swissmedic ha autorizzato un medicinale altamente sperimentale e pericoloso contro una malattia che non rappresenta una minaccia maggiore dell’influen-za per la popolazione nel suo complesso. Come ultima «ancora di salvezza», Swissmedic avrebbe dovuto solo dimostrare che la popolazione target a rischio più elevato di persone anziane e pre-malate sarebbe stata almeno in parte efficacemente protetta contro la SARS-CoV-2. Ma non è nemmeno questo il caso. La «vaccinazione» non riesce chiara-mente a raggiungere la necessaria «grande» efficacia: 
  • • Le «vaccinazioni» dovrebbero proteggere da malattie gravi (mortali o invalidanti). Tut-tavia, negli studi di registrazione (che sono ancora in corso), si è cercato soprattutto di capire se le «vaccinazioni» proteggono da mal di testa, tosse, febbre e altri eventi ba-nali in combinazione con un risultato positivo del test PCR. 
  • • I tassi di efficacia riportati, fino al 100%, si riferiscono solo a questi eventi minori e si basano su calcoli che non riflettono in alcun modo la realtà: Piuttosto, si deve ipotizza-re un’efficacia nell’ambito di una percentuale a una sola cifra, se non addirittura una percentuale. 
  • Non c’è nemmeno uno studio che si avvicini a dimostrare la protezione contro le malattie gravi: i pochi casi esaminati rientrano nel campo della casualità statistica. 
  • • Le «vaccinazioni» dovrebbero «immunizzare» a lungo termine, cosa che non è stata dimostrata in un solo studio sui «vaccini» a base di mRNA. 
  • • Ovviamente, i «vaccini» a base di mRNA non hanno l’effetto duraturo necessario, al-trimenti non verrebbero propagati i «booster» previsti fin dall’inizio. 
  • • Inoltre, dalla primavera del 2022 è emersa una tendenza globale secondo la quale i vaccinati si ammalano molto più gravemente dei non vaccinati: le cifre mondiali dei ricoveri e dei decessi sono ora guidate da coloro che sono stati vaccinati più volte. L'”efficacia» è quindi presumibilmente negativa. 
  • 11 Swissmedic ha quindi autorizzato sul mercato svizzero un medicinale il cui profilo rischio-beneficio è devastantemente negativo. Il progetto di autorizzare i «vaccini» a base di mRNA per tutti gli adulti in Svizzera a partire da dicembre 2020 deve essere quali-ficato come un progetto con un contenuto di rischio massimo e senza precedenti. Allo stesso tempo, la mancanza di efficacia dei «vaccini» a base di mRNA è stata evi-dente fin dall’inizio ed è diventata sempre più evidente con il passare del tempo. Un ri-schio senza precedenti, che nel frattempo si è già concretizzato in modo impressionante in una moltitudine di gravi effetti collaterali, era ed è quindi compensato da un beneficio appena misurabile. Questa considerazione da sola deve portare alla conclusione convin-cente che i «vaccini» a base di mRNA non avrebbero mai dovuto essere autorizzati e che le autorizzazioni che sono state comunque concesse rappresentano una massiccia vio-lazione del dovere di diligenza da parte di Swissmedic. 
  • 12 Allo stesso tempo, Swissmedic non ha adottato misure di riduzione del rischio suffi-cienti a minimizzare il rischio per la popolazione generale rappresentato da questi «vac-cini» a base di mRNA, autorizzati contro la legge e contro le regole riconosciute di buona pratica di fabbricazione. In particolare, Swissmedic non ha (1) garantito un rigoroso monitoraggio dei prodotti e (2) fornito informazioni trasparenti al pubblico, diffon-dendo invece in modo evidente informazioni fuorvianti o del tutto false: 
  • • Swissmedic si è accontentata di un sistema di segnalazione puramente passivo nell’ambito della sorveglianza del mercato, che non può in alcun modo essere consi-derato adeguato in termini di rischio per un medicinale così nuovo, gravato da rischi considerevoli e ancora allo stadio di sperimentazione sull’uomo (fase clinica III), e che è ovviamente inadeguato. Piuttosto, i «vaccini» a base di mRNA avrebbero dovuto essere sottoposti a un monitoraggio attivo (farmacovigilanza) – come in condizioni di studio – fin dall’inizio. 
  • • Tuttavia, Swissmedic non applica nemmeno il sistema di segnalazione passiva in mo-do giuridicamente sufficiente: In Svizzera, rispetto ad altri Paesi dell’UE, solo il 10% circa di tutte le reazioni avverse ai farmaci viene segnalato. Questa massiccia sottodenuncia impedisce a Swissmedic e all’opinione pubblica di riconoscere la por-tata delle devastanti conseguenze. 
  • • Il 19 dicembre 2020, Swissmedic ha annunciato ai media l’autorizzazione di Comirna-ty: «È la prima autorizzazione al mondo con procedura ordinaria». Questa afferma-zione è semplicemente falsa e rappresenta una menzogna ingannevole, che molte persone credono erroneamente vera ancora oggi – dopo tutto, questo annuncio può ancora essere visualizzato sulla homepage di Swissmedic. 
  • • Nelle informazioni tecniche per Comirnaty, Swissmedic ha pubblicato nel dicembre 2020 che «non sono stati osservati effetti correlati al vaccino sulla fertilità femminile, sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale o sullo sviluppo della prole». Ciò è in netto contrasto con i risultati degli studi e delle avvertenze emessi dal produttore e dai comitati di esperti, che erano a disposizione di Swissmedic. 
  • • Probabilmente già alla fine del 2020, Swissmedic ha pubblicato sul proprio sito web una «FAQ» rivolta alla popolazione, che conteneva innumerevoli informazioni fuorvianti che Swissmedic è stata in grado di riconoscere come chiara disinformazio-ne sulla base dei dati già disponibili internamente alla fine del 2020. 
  • • Inoltre, già alla fine del 2020 era chiaro a Swissmedic che gli studi animali sulla tossi-cità e la farmacocinetica erano del tutto inadeguati o addirittura assenti, sebbene con-tenessero i primi segnali di rischio (come le indicazioni di accumulo delle nanoparticel-le lipidiche tossiche [LNP]). Nonostante ciò, Swissmedic ha annunciato, senza alcuna prova, nascondendo i segnali di rischio e quindi in modo fuorviante, che non era «prevedibile» che i componenti del vaccino potessero essere mutageni e/o cancero-geni, o che non vi erano «indicazioni» di un accumulo di LNP. 
  • • Il 7 maggio 2021, Swissmedic ha annunciato in un comunicato stampa che non vi erano «indicazioni internazionali» di un aumento del tasso di decessi dopo l’inie-zione di mRNA – il che, alla luce degli elevati tassi di segnalazione di 17,1-32,1 de-cessi per milione di dosi somministrate in tutto il mondo fino a quel momento, co-stituisce ancora una volta una disinformazione fuorviante e pericolosa per il pub-blico. 
  • • Nonostante l’esplicito riferimento da parte dei produttori ai dati mancanti («informazio-ni mancanti») relativi alla popolazione più anziana e pre-malata, Swissmedic non ha incluso un’avvertenza corrispondente nelle informazioni sul prodotto di Co-mirnaty alla fine del 2021, dove il «booster» – in barba proprio a questi dati di studio mancanti – è stato addirittura raccomandato come prioritario per questa fascia d’età. 
  • • Il 10 dicembre 2021, Swissmedic ha annunciato sul suo sito web una «elevata effica-cia clinica nei bambini più piccoli», che è diametralmente opposta ai risultati dello studio. Swissmedic ha quindi esposto il gruppo di popolazione meno minaccia-to al rischio di gravi effetti collaterali e di decessi senza che ce ne fosse bisogno e in modo assolutamente fuorviante. 
  • • Nel suo «Vigilance News» del maggio 2022, Swissmedic ha omesso risultati ele-mentari degli studi clinici, come effetti collaterali gravi e decessi, ingannando così gli esperti. 
  • • Le informazioni per gli specialisti e i pazienti – la base delle informazioni per i me-dici curanti – sono del tutto insufficienti per quanto riguarda le controindicazioni e i frequenti effetti collaterali: ad esempio, non c’è alcun riferimento agli eventi trom-boembolici (trombosi, ecc.), sebbene questo pericolo grave, nel peggiore dei casi fa-tale (embolie polmonari, ictus cardiaci e cerebrali) sia già stato dimostrato in dettaglio in centinaia di studi in tutto il mondo e risulti evidente dai rapporti mondiali sugli effetti collaterali. 
  • 13 Anche questo elenco non è esaustivo (per ulteriori informazioni fuorvianti, vedere N 845, 849, 853 e 855). Il risultato è l’immagine di una popolazione che non è stata sufficien-temente informata, anzi è stata ingannata e che, sulla base di false ipotesi, è stata sot-toposta a una terapia genica completamente nuova e pericolosa, senza alcun effetto protettivo significativo. Ancora oggi, molte persone probabilmente non sono consape-voli di partecipare a un esperimento umano su scala mondiale. Swissmedic (e i medici in parte accondiscendenti) lo sapevano bene, o almeno avrebbero dovuto saperlo. Tutti loro hanno avuto e hanno l’obbligo di non permettere questo esperimento disastroso o di fare tutto il possibile per fermarlo immediatamente. 
  • 14 Di conseguenza, deve essere esaminata anche la responsabilità penale dei medici che guidano e vaccinano (in questo caso: gli imputati del Gruppo Insel), in particolare se non hanno fornito alcuna informazione o se hanno fornito informazioni del tutto insufficienti ai pazienti prima dell’applicazione (art. 86 par. 1 lett. a HMG in combinato disposto con l’art. 26 HMG) dei «vaccini» a base di mRNA. Sulla base dei documenti finora disponibili, si può affermare che non è stata fornita alcuna informazione o che, nella migliore delle ipotesi, sono stati documentati solo cinque minuti di informazioni, il che è semplicemente insufficiente in considerazione della complessità dei «vaccini» a base di mRNA. Senza consenso informato, la «vaccinazione» è stata eseguita frettolosamente, causando danni fisici o addirittura la morte, il che significa che devono essere esaminati anche i reati pre-visti dal Codice penale. Inoltre, la violazione del divieto di pubblicità dei medicinali (art. 87 comma 1 lett. b HMG) deve essere esaminata anche nel caso della professione medica, nella misura in cui sono state e vengono diffuse informazioni ingannevoli (come sul sito web del Gruppo Insel). Alla luce della massiccia sottodenuncia, si sospetta inoltre che un gran numero di medici abbia violato il proprio dovere di diligenza nell’ambito dell’obbligo di denuncia previsto dalla legge sui medicinali (art. 87 cpv. 1 lett. c HMG). 

15 Con il loro comportamento gravemente negligente, i funzionari di Swissmedic (e i medici che ne condividono la responsabilità) hanno già accettato un danno alla salute pubblica che va ben oltre la presunta minaccia rappresentata dalla SARS-CoV-2. Ma questo ov-viamente non è ancora sufficiente: Swissmedic ha preparato tutto, in linee guida apposi-tamente emanate, per aumentare massicciamente i danni già fatti. Secondo le nuove li-nee guida, Swissmedic intende tollerare tutte le manipolazioni possibili (scambio di sierotipi, ceppi, ecc.) di questi «vaccini» sulla base delle autorizzazioni iniziali «temporanee» illegali dei «vaccini» a mRNA, per poter poi autorizzare immediata-mente questi «vaccini» a mRNA modificati – che rappresentano prodotti completa-mente nuovi e che dovrebbero essere sottoposti a una procedura adeguata – senza alcun meccanismo di sicurezza come gli studi preclinici e clinici. 

16 Questa procedura prevista – basata esclusivamente sul diritto d’emergenza – non solo viola nel modo più elementare tutti i principi del diritto degli agenti terapeutici, ma anche il diritto internazionale cogente: secondo l’art. 7 e l’art. 4, par. 1 e 2 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (RS 0.103.2), nessuno può essere sottoposto a sperimentazioni mediche o scientifiche senza il suo consenso volontario – nemmeno in caso di emergenza pubblica. Pertanto, se Swissmedic intendesse effettivamente autorizzare nuovi farmaci con il pretesto di una «pandemia» senza studi e senza avvertenze obbligatorie – comprensibili e comunicate in modo trasparente a tutti – la relativa «autorizzazione» porterebbe a un altro esperimento umano a cui nessuno potrebbe validamente accon-sentire per mancanza di informazioni sufficienti. Si tratta di una palese violazione del diritto internazionale imperativo, che deve essere impedita con urgenza. 

17 Senza un intervento immediato a tutti i livelli, i rischi per la salute e i danni causati dalle iniezioni di mRNA già somministrate e da quelle ancora in programma continueranno ad aumentare, senza che si ottenga alcun beneficio positivo significativo. Per proteggere le persone che vivono in Svizzera dalle iniezioni di mRNA, pericolose e in gran parte ineffi-caci, le misure coercitive urgenti (perquisizione domiciliare presso Swissmedic; sequestro dei «vaccini» a base di mRNA) devono quindi essere adottate immediata-mente. Inoltre, occorre garantire effettivamente che la popolazione ingannata sia in-formata dei fatti del caso il prima possibile. Per questo motivo, i sottoscritti avvocati si riservano di pubblicare la presente denuncia penale con i relativi allegati a tutela del pubblico. 

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