“Le sanzioni contro la Russia sono state introdotte in maniera antidemocratica, perché è stata una decisione dei burocrati di Bruxelles, per la quale stanno pagando i cittadini europei”, ha detto Orban in un recente discorso. “Dobbiamo conoscere l’opinione della gente” e “per la prima volta in Europa, in Ungheria chiederemo il parere sulle sanzioni”.
Con queste motivazioni Orban ha annunciato di voler lanciare le “consultazioni nazionali” per accertare l’opinione degli ungheresi sulle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia, come Lo riporta la testata Magyar Nemzet, rilanciata dall’agenzia di stampa russa Tass.
“A causa delle sanzioni i prezzi dell’energia sono aumentati più volte. L’aumento dei prezzi dell’energia ha causato un aumento dell’inflazione in tutti i paesi – precisa Orban -. Questi terribili ‘prezzi dell’energia’ non sono il risultato di processi economici. Le sanzioni hanno causato inequivocabilmente un enorme aumento dei prezzi dell’energia. Pertanto, non è l’economia, ma la politica, ovvero le decisioni di Bruxelles, ad essere responsabile dell’aumento dei prezzi dell’energia. Quest’arma si è ritorta contro, con le sanzioni l’Europa si è sparata in un piede“. “Stiamo aspettando una risposta, l’intera Europa attende una risposta da Bruxelles su quanto tempo continueremo a farlo, a mantenere le sanzioni. Gli europei sono diventati più poveri e la Russia è più ricca. Se le sanzioni imposte alla Russia verranno revocate, l’economia europea sarà in grado di ritrovare la sua forza”.
Orban ha aggiunto di essere categoricamente contrario alla “continuazione” delle ostilità e ha chiesto “colloqui di pace immediati e un cessate il fuoco“.
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