Venerdì il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha paragonato il progetto di unificazione dell’UE alla ricerca di Adolf Hitler per il dominio del mondo.
Sin dalla fine dell’Impero Romano, ci sono stati sforzi per restaurare un impero sul suo territorio, ha detto il leader populista di destra nella città ungherese occidentale di Veszprém.
“Bisanzio, Carlo Magno, [l’imperatore tedesco] Ottone, Napoleone e Hitler – hanno tutti sognato, ciascuno su una base diversa, l’unità europea”, ha detto Orbán.
La situazione oggi non era diversa, ha proseguito: “L’esistenza nazionale indipendente e l’idea di impero sono presenti allo stesso tempo. Cultura nazionale e valori europei. Sovranità e – come si diceva a Bruxelles – un’unione sempre più stretta”.
Quest’ultimo termine figura nel preambolo del trattato di Lisbona dell’UE, che si applica a tutti gli Stati membri.
L’Ungheria è entrata a far parte dell’UE nel 2004. Orbán, che governa il suo paese in modo quasi autoritario dal 2010, si è ripetutamente battuto contro gli obblighi derivanti dall’adesione all’UE, ad esempio nella politica di asilo o in relazione allo stato di diritto.
Allo stesso tempo, il paese dell’Europa centrale è destinatario di ingenti aiuti dell’UE. Alcuni di questi fondi sono attualmente congelati perché l’UE vede in pericolo il loro uso legale e non corrotto a fronte di una magistratura in parte non più indipendente. A sua volta, Orban si scaglia ripetutamente contro i “burocrati di Bruxelles”, paragonando anche l’UE all’ex Unione Sovietica.
“Questa persona è malata”, ha detto il leader dell’opposizione ungherese Ferenc Gyurcsány a proposito dell’ultima gaffe del capo del governo. Menzionare Hitler insieme all’idea europea è “un pensiero malato e disgustoso”, ha scritto Gyurcsány sulla sua pagina Facebook.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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