Le bollette in Francia aumenteranno sol del 15%, il resto lo metterà il governo

Di fronte all’impennata dei prezzi dell’elettricità e del gas, il governo francese si impegna a proteggere i cittadini, ha detto il primo ministro Elisabeth Borne in conferenza stampa. Le bollette del gas e dell’elettricità aumenteranno solo del 15%. 

Questo forte aumento riguarda la tariffa di vendita regolata (TRV) che interessa 22 milioni di clienti EDF. In media, la bolletta aumenterà di 20 euro ogni mese. “Senza lo scudo tariffario l’aumento sarebbe stato di 180 euro al mese per l’energia elettrica” ​​ha spiegato il ministro. “Astendiamo nel 2023 il meccanismo dello scudo tariffario per famiglie, condomini, alloggi sociali, piccole imprese e comuni più piccoli” ha aggiunto anche il capo del governo.

Il sistema dello “scudo tariffario” sarà esteso a “tutte le famiglie, i condomini, gli alloggi sociali, le piccole imprese e i comuni più piccoli” , ha spiegato, sottolineando che “senza un intervento del governo, le tariffe sarebbero moltiplicate per 2,2 all’inizio del prossimo anno” .

Il gas aumenterà del 15% a gennaio 2023 e l’elettricità del 15% a febbraio, ha spiegato il presidente del Consiglio, precisando che la differenza sarà a carico dello Stato. Nel 2023 lo scudo tariffario dovrebbe costare 16 miliardi di euro, ha affermato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, presente anch’egli in questa conferenza stampa.

Questo aumento del prezzo all’ingrosso dell’elettricità può essere spiegato con la chiusura temporanea di 32 reattori nucleari francesi e il folle aumento dei prezzi del gas. Se il prossimo inverno si rivelerà particolarmente freddo, potrebbero esserci delle restrizioni, ma “non riguarderanno le famiglie” come ha dichiarato il 2 settembre il premier Elisabeth Borne a France Inter dopo il Consiglio di difesa sulla sicurezza energetica.

Il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron è intervenuto lunedì 5 settembre dall’Eliseo: “Il prezzo su questo mercato elettrico europeo deve essere formato in modo molto più coerente e in connessione con i costi di produzione. Il prezzo dell’energia elettrica sul mercato europeo è fin troppo dipendente dai contributi marginali, in particolare quelli del gas nei momenti di picco, il che significa che si ha un prezzo dell’energia elettrica slegato dalla realtà dei costi di produzione”.

In Italia, invece, si stanno preparando razionamenti per tutti.

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