“Alla fine, è arrivato il tanto atteso Documento di Economia e Finanza del Governo Draghi, che in un momento tragico per l’economia italiana doveva e poteva essere la base per ripartire davvero. E, invece, i Migliori hanno tirato fuori una nota ragionieristica, che non dà al Paese la spinta che serve, per uscire da questa situazione di crisi”. Lo dichiarano Paolo Bianchini e Raniero Albanesi, rispetivamente presidente e direttore generale di MIO (Movimento Imprese Ospitalità) Italia, secondo i quali “il Governo brancola nel buio, mostra un’improvvisazione preoccupante e non ascolta alcuna proposta”
Come se non bastasse, il premier Draghi ha accompagnato il provvedimento con parole poco rassicuranti, come quelle, riportate da molti giornali, su una possibile estate di rinunce. Ossia, esattamente il contrario di quel che si aspettano settori fondamentali, come la ristorazione e l’horeca in generale, che puntano su un’estate scoppiettante, per recuperare ciò che hanno perduto con la pandemia e continuano a perdere con l’emergenza guerra”.
“L’Iva, ad esempio, – spiega Albanesi – deve essere abbassata subito al 5 per cento, come strumento deflattivo, perché ogni giorno che passa i prezzi aumentano, in particolare nel comparto degli alimentari. Questo, peraltro, vanifica interventi ridicoli a favore delle fasce deboli della popolazione, come i 5 miliardi stanziati per cittadini e imprese. Molto più serio abbassare l’Iva, ma Draghi e i suoi ministri continuano a fare i ragionieri, a guardare al contenimento del deficit, dimostrando di non essere in grado di affrontare questa nuova emergenza”.
Conclude Bianchini: “La politica tutta, da destra a sinistra, passando per il centro, è colpevolmente assente, condannando il Paese alla recessione e al fallimento”.
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