I ristoratori protestano a Roma il 14 luglio: Stato vampiro, salasso bollette mettono il settore in ginocchio

L’Italia è in fiamme, dopo i tassisti scendono in piazza anche i ristoratori. Le proteste sono la logica conseguenza della crisi in atto e dell’abbandono da parte delle istituzioni della piccola e media impresa.

Dopo le chiusure, le misure di contenimento, le spese, i pochi, pochissimi ristori, dopo i tanti fallimenti di bar e ristoranti, il Paese reale non ce la fa più.

Il 14 Luglio Mio Italia, l’Associazione di Imprese che operano nel settore Ho.Re.Ca., Ospitalità e Turismo,  tornerà a Roma davanti al Ministero dell’Economia e Finanze per manifestare tutta la sua rabbia per l’abbandono dello Stato. “La mia categoria è sotto attacco continuo”, spiega Paolo Bianchini.

L’appuntamento è per le ore 10 davanti al Mef sin via XX Settembre a Roma

L’associazione mette in evidenza le scelte del governo e denuncia: 12 miliardi spesi per le armi e solo 1,7 per il caro bollette. “State massacrando la popolazione italiana per ingrassare le multinazionali”

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