Salute cittadini e business pale eoliche: “la responsabilità di una regione autonoma non è solo quella di prendere fondi europei”, avv. Linda Corrias

L’avvocato Linda Corrias ha lanciato un preoccupante allarme sull’impatto che potrebbe avere l’installazione di pale eoliche nelle acque costiere della Sardegna, sottolineando i rischi ambientali e sanitari connessi. “Ci tengo anche a mettere in evidenza il gravissimo danno che si avrà nel mare, perché è programmato appunto anche l’installazione delle pale fronte coste in acqua, quindi con in effetti degli ancoraggi che hanno delle resine epossidiche che poi comunque con l’andare del tempo rilasciano delle microparticelle che andranno completamente a modificare quello che è l’ecosistema”, ha dichiarato l’avvocato. Queste sostanze potrebbero, secondo Corrias, compromettere l’ecosistema marino e avere effetti a catena sulla salute umana.

Corrias ha inoltre posto l’attenzione su precedenti industriali che hanno segnato profondamente il territorio sardo. Ha citato il caso della Saras, la raffineria situata nella zona di Sarroch, nella Sardegna meridionale. Negli anni, l’attività di questa raffineria ha contribuito all’inquinamento dell’area e, secondo vari studi e testimonianze locali, ha visto un aumento preoccupante di casi di tumore e altre malattie gravi tra la popolazione. Corrias ha ricordato: “San Roc [Sarroch] è oggi un paese ad altissima densità di pazienti oncologici, di tumori, dove appunto gli oncologi sconsigliano il fatto che si viva lì”. La presenza della Saras, che ha fornito posti di lavoro, ha però avuto un prezzo molto alto in termini di salute pubblica e qualità della vita.

Un altro esempio citato riguarda la Alcoa, l’ex impianto di produzione di alluminio situato nel Sulcis-Iglesiente. L’insediamento industriale, che ha garantito occupazione a molti abitanti locali, ha portato gravi danni ambientali e sociali. Le attività di estrazione e lavorazione dell’alluminio, associate all’uso intensivo di risorse naturali e all’emissione di sostanze inquinanti, hanno contribuito alla distruzione dell’ambiente circostante e al declino economico della zona. “Guardate cittadini tutto ciò che è successo, la distruzione del Sulcis appunto con l’alluminio e tutto ciò che ne consegue”, ha dichiarato Corrias, facendo riferimento agli impatti di lungo termine su una regione già fragile.

L’avvocato ha poi messo in guardia sui rischi legati all’eolico, paragonando le nuove installazioni alle precedenti catastrofi industriali: “Cosa pensate? Che oggi, che le pale sono nuove e svettanti, non siano altrettanto devastanti, distruttive?”. Il suo appello si conclude con una dura critica alla politica regionale, sottolineando la necessità di assumersi la responsabilità collettiva delle decisioni, soprattutto quando si tratta di interventi che hanno un impatto duraturo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini: “La responsabilità di una regione autonoma non è solo quella di prendere fondi europei”.

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