“Il Greenpass è stato evidentemente un grande esperimento, un esperimento tecnologico, sociale e di controllo globale della popolazione. Stiamo, noi, andando avanti sulla stessa agenda, cioè sul fatto di subordinare l’esercizio di diritti che erano ovvi e scontati come quello di varcare un confine o di andare in giro, magari di entrare in un ristorante, di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico e a breve anche di effettuare determinati acquisti, subordinare tutti questi diritti al possesso di un certificato digitale che sarà la versione europea del credito sociale cinese”, denuncia l’avv Alessandro Fusillo.
“Di fatto noi con l’inserimento della tessera sanitaria dei soldi, perché l’altro progetto è quello, sono le valute digitali delle banche centrali che nei piani di questi signori dovrebbero sostituire l’euro che già è una valuta pessima e priva di valore sostanzialmente, l’idea è questa cioè di subordinare tutta la vita degli esseri umani al possesso di un certificato digitale che consente poi fondamentalmente di spegnere i diritti, spegnere l’utilizzazione dei soldi, spegnere il diritto di libera circolazione, spegnere il diritto alla salute, eccetera, eccetera, eccetera.
Si profila poi in particolare un sistema in cui a ciascuno verranno assegnate delle quote di consumazione di anidride carbonica e una volta raggiunto il limite della famosa CO2 magari il T-wallet non funzionerà più, magari non si potranno più utilizzare i soldi, magari non si potrà accendere la macchina perché nell’ideale di questi signori ci sono queste macchine elettriche collegate alla rete in cui c’è la possibilità di un controllo globale dei cittadini.
E’ al di là dei sogni, o meglio degli incubi distopici di Orwell o di Aldous Huxley o di altri autori di Ray Bradbury, altri autori di questo genere.
Quindi noi dobbiamo difenderci da questi sviluppi con la massima determinazione possibile perché qui ne va di quel poco che resta delle nostre libertà individuali.
Dobbiamo riappropriarci della consapevolezza che i diritti fondamentali non sono una concessione ma sono qualcosa che noi possediamo per il semplice fatto di essere nati e di essere degli esseri umani. Da lì in poi possiamo iniziare e possiamo soprattutto utilizzare quella che è l’arma di difesa fondamentale e cioè la disobbedienza civile.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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