Praga in piazza contro il governo, la guerra e l’Unione Europea. Erano migliaia

La gente di Praga è scesa in piazza contro il governo, la guerra e l’Unione Europea, chiedono pace e la fine delle sanzioni alla Russia. La manifestazione si è conclusa con le persone che cantavano l’inno nazionale ceco. E’ il terzo raduno dall’inizio di settembre.

La gente teneva striscioni come “Non vogliamo un governo di distruzione nazionale”, “La guerra è un bue e lo è anche il governo” o “Stop alla truffe sui prezzi”. Hanno cantato “Dimettersi!”, “Vergogna!” o “Vogliamo la pace!”.

Sono arrivati in miglia in Piazza Venceslao per protestare.

I relatori sul podio hanno affermato che il governo non difende gli interessi della Repubblica Ceca, che sostiene la guerra in Ucraina inviandovi armi. Chiedono le sue dimissioni per questo, lo hanno chiesto anche i manifestanti. La gente cantava “Dimettersi!”, “Vergogna!” o “Vogliamo la pace!”.

L’ex primo ministro Jiří Paroubek ha criticato le dichiarazioni dei leader della coalizione nei confronti dei manifestanti, della televisione ceca e del previsto contratto con l’esercito. Secondo lui, a causa dell’elevata inflazione, il tenore di vita dei cittadini sta diminuendo e lo stato si sta impoverendo. “Tuttavia, temo che siamo solo all’inizio di una grave crisi. Possiamo tutti legittimamente temere che non ci sarà gas. Temo che grazie alla politica energetica del gioco d’azzardo del governo Fial e di Bruxelles, centinaia di cechi le aziende falliranno e prima o poi centinaia di migliaia di persone appariranno sul marciapiede”, ha affermato. Ha definito il governo antinazionale, ribelle e arrogante.

“Vi dirò un’idea davvero eretica. Un tale disastro non c’era nemmeno dopo il 1968, quando le truppe del Patto di Varsavia vennero da noi, perché allora le centrali erano ancora nostre, l’acqua era nostra, i birrifici erano nostri, la Škoda camion era nostro”, hanno detto l’attore Ivan Vyskočil.

A metà ottobre, i partecipanti alla protesta hanno consegnato ai funzionari del Castello di Praga una petizione indirizzata al presidente, chiedendogli di destituire il governo. L’hanno firmata oltre 30.000 persone.

Gli organizzatori hanno anche annunciato che il 17 novembre ci sarà una marcia verso l’edificio della televisione ceca.

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