Calcio: così il Cts mantenne a lungo le restrizioni, categoria da “sottoporre prioritariamente a tampone”

Il 7 maggio 2020 con i casi in continuo calo il Cts raccomanda ancora restrizioni per poter giocare a calcio all’aperto.

Ecco cosa scrivono:

Audizione dei rappresentanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio – FIGC

Il CTS, al fine di acquisire informazioni sull’analisi preliminare dell’impatto globale del giuoco del calcio professionistico sul Paese con lo scopo di dare risposte coerenti con il principio di massima precauzione per le azioni di contenimento del contagio, procede ad un’audizione con il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, il Presidente dellaFederazione Medico Sportiva Italiana, il Capo dell’Ufficio dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dello Sport, il Capo della Commissione Medico Scientifica della FIGC, il Presidente della Commissione di riforma del Codice di Giustizia della FIGC.

Il CTS, in coerenza con quanto statuito dall’art. 1 co. 1 lett g) del DPCM 26/04/2020, acquisisce i seguenti documenti:

  • “Indicazioni e procedure per la ripresa degli allenamenti individuali delle squadre di calcio di interesse nazionale”, ricevuto in data 06/05/2020 dall’Ufficio dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri (allegato);
  • “Indicazioni per la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio professionistiche e degli arbitri”, ricevuto in data 21/04/2020 dal Sig. Ministro della Salute (allegato);

Il CTS, dopo accurata disamina dei documenti ed ampia discussione, anche alla luce dell’audizione, rileva una significativa disomogeneità tra le osservazioni riportate sui documenti trasmessi al CTS e le istanze rappresentate dai rappresentanti della FIGC e, conseguentemente, su quale sia esattamente il quesito sottoposto alla valutazione del CTS.

Purtuttavia, a margine dell’audizione, il CTS ritiene utile ribadire, in via preliminare, anche al fine della coerenza scientifica dei documenti sottoposti al CTS, che la Circolare del Ministero della Salute n. 11715 del 03/04/2020, tuttora in vigore, individua, tra l’altro, le categorie da sottoporre prioritariamente a tampone.

Inoltre, anche sulla base dei pareri espressi dal CTS relativamente alla diagnostica di laboratorio per COVID-19 – con particolare riguardo all’impatto complessivo che indicazioni non evidence-based possano ripercuotersi negativamente sulle valutazioni clinico-epidemiologiche – al momento, il test diagnostico attendibile, disponibile tecnicamente e più vantaggioso rimane l’accertamento della presenza del virus SARS-CoV-2 in secrezioni respiratorie mediante esecuzione di tampone nasofaringeo e rilevamento mediante utilizzo di RT-PCR. Il CTS, inoltre, esprime dubbi circa la periodicità ravvicinata nella esecuzione dei tamponi, anche in considerazione del possibile danno mucosale da tamponamenti ripetuti, anche considerando i tempi di comparsa delle diverse classi di IgG e dei livelli di sensibilità dei diversi metodi di accertamento sierologico.

La diagnosi molecolare per i casi di infezione da SARS-CoV-2 va eseguita presso ilaboratori di riferimento regionali e laboratori aggiuntivi individuati dalle Regioni secondo le modalità concordate con il Laboratorio di Riferimento Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità e le procedure da ultimo riportate nella circolare ministeriale n. 9774 del 20 marzo 2020.

I test sierologici, ad oggi, conservano una significatività nell’ambito della ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale, ma non sono attualmente dirimenti per la diagnosi di infezione in atto.

Più di recente, nella Circolare ministeriale del 29 aprile 2020 “Indicazioni operative relative alle attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività” : “I test sierologici non hanno sufficiente validità per poter essere utilizzati nell’ambito della sorveglianza sanitaria per l’espressione del giudizio di idoneità e non ci sono indicazioni al loro utilizzo per finalità sia diagnostiche che prognostiche nei contesti occupazionali, né per determinare l’idoneità del singolo lavoratore.”

Anche alla luce di queste valutazioni, il CTS rimanda all’Ufficio dello Sport l’acquisizione di uno specifico e puntuale documento per la definizione compiuta delle istanze provenienti dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio”.

Il verbale è firmato da:

PRESENTE ASSENTE
Dr Agostino MIOZZO
Dr Fabio CICILIANO
Dr Massimo ANTONELLI
Dr Roberto BERNABEI
Dr Silvio BRUSAFERRO
Dr Claudio D’AMARIO INVIDEOCONFERENZA
Dr Mauro DIONISIO INVIDEOCONFERENZA
Dr Ranieri GUERRA
Dr Achille IACHINO INVIDEOCONFERENZA
Dr Sergio IAVICOLI
Dr Giuseppe IPPOLITO X
Dr Franco LOCATELLI X
Dr Nicola MAGRINI PRESENTE Ammassari in rappresentanzadi AIFA
Dr Francesco MARAGLINO INVIDEOCONFERENZA
Dr Luca RICHELDI
Dr Giuseppe RUOCCO X
Dr Nicola SEBASTIANI
Dr Andrea URBANI
Dr Alberto VILLANI
Dr Alberto ZOLI INVIDEOCONFERENZA

Qui trovate i verbali dissecretati

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