Grandi piattaforme: “non vorrei che ci abituassimo a questo clima di violenza e censura”. I Big Tech “svolgono una funzione di interesse pubblico” e, come tali, devono agire, Francesco Toscano

“Come sapete, nei giorni scorsi YouTube ha deciso, per l’ennesima volta, di sospendere Visione TV per una settimana”, denuncia Francesco Toscano. “Ci accusano falsamente di disinformare in ambito medico, riprendendo vecchi video, alcuni risalenti a diversi anni fa, e contestando la nostra idea di mostrare la prima pagina di un giornale cartaceo, La Verità, che il 10 aprile 2024 puntava il dito contro l’operato del Ministro Speranza. Non vorrei che ci abituassimo a questo clima di violenza e censura.

Apprezzo le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, che negli ultimi giorni si è posto come garante dell’articolo 21 della nostra Costituzione, spiegando che è profondamente errato mettere in discussione la possibilità di esporre opinioni, di fare inchieste e di offrire punti di vista non graditi al potere. Mi auguro, però, che questo principio non valga soltanto per una cerchia ristretta di ottimati.

Mi auguro che la difesa della libertà di pensiero e di espressione non esista soltanto per John Aitken, per Molinari, per la stampa e per tutto il circuito semi-informativo che fa capo a poteri liberali, progressisti e globalisti che evidentemente intendono la conquista dei diritti in termini molto restrittivi.

Esiste chiaramente una minoranza composta da un’élite del denaro che si sente e si comporta come se fosse un’umanità separata. Solo loro sono davvero liberi, solo loro sono davvero uguali, solo loro si percepiscono come classe dominante. Tutti gli altri, invece, tutti quelli che non fanno parte di questa nuova aristocrazia del denaro, conservano dei diritti soltanto sul piano formale; hanno, cioè, in teoria il diritto di esprimere un’opinione e di utilizzare gli strumenti che la modernità mette a disposizione di tutti per far conoscere il loro punto di vista, ma questo diritto può sussistere soltanto finché gli aristocratici, i veri padroni, lo riconoscono.

Quando non te lo riconoscono più, possono arbitrariamente tapparti la bocca, impedire di parlare, persino distruggere da un giorno all’altro canali come Visione TV, che vanta 260 mila iscritti. Visione TV rappresenta e condensa in un unico canale digitale ore e ore, migliaia di ore di lavoro, interviste, approfondimenti, analisi che costituiscono certamente un patrimonio culturale per tutti coloro che amano davvero la libertà di pensiero e di espressione.

Alcuni dicono che si tratta di società private che possono fare quello che vogliono. Ecco, noi respingiamo con forza questa analisi che riteniamo minimalista e sbagliata. Queste società svolgono una funzione di interesse pubblico; la comunicazione ormai passa prevalentemente in rete.

Facebook, ad esempio, è di fatto un monopolista, ha sfruttato ingenti finanziamenti pubblici per sviluppare tecnologie avanzatissime, che poi utilizza per finalità di arricchimento esclusivamente privato, facendo finta di rappresentare un punto di vista neutro, improntato alla difesa del rispetto della comunicazione.

In realtà, fanno politica, imponendo modelli di teoria e di pensiero che rispondono a una logica arbitraria, ma che vengono presentati come valori imprescindibili per chiunque, ovunque si trovi.

Noi chiediamo alle istituzioni di non permettere che Visione TV venga colpita in maniera così strumentale. Non vogliamo favori, non vogliamo aiuti da nessuno, siamo demonetizzati da quattro anni, non intendiamo fare le vittime.

Abbiamo lavorato in questi anni dando voce a persone libere che, esponendosi e rischiando, hanno raccontato meglio di altri ciò che accadeva nel mondo. Rivendico, ad esempio, con grande orgoglio, le inchieste che Visione TV è riuscita a realizzare subito dopo lo scoppio della guerra nel Donbass, grazie a Giorgio Bianchi, animati solo da passione e desiderio di verità, siamo riusciti, a mani nude, a demistificare i clamorosi imbrogli veicolati dal giornalismo cosiddetto tradizionale.

Abbiamo intervistato Mariana, che era stata presentata dai giornalisti del gruppo Gedi di Elkann come vittima e ostaggio dei russi, la quale invece ha dichiarato ai nostri microfoni di non essersi mai sentita vittima e ostaggio di Mosca.

Siamo riusciti a fare giornalismo libero, non prendiamo ordini dai servizi segreti, italiani o stranieri. Non riceviamo denaro da nessuno, non siamo finanziati da alcuna ONG, non abbiamo padroni e non dobbiamo rispondere a nessuno se non al nostro pubblico e alla nostra coscienza.

La difesa della nostra libertà e del nostro modo di fare giornalismo ci ha creato molti nemici, non solo nel mondo del mainstream, del sistema, che diamo per scontati, ma in questi anni la forza e la chiarezza della nostra impostazione hanno determinato la crescita e la nascita di tanti nemici che si presentano come finti antisistema, persone ossessionate prevalentemente da Visione TV, che, anziché combattere il vero nemico, rappresentato dai vari Draghi, Speranza, Conte, Tajani e compagnia cantante, preferiscono invece puntare il dito contro la nostra emittente e contro le nostre proposte politiche. Fortunatamente, però, c’è un popolo che segue, apprezza e difende Visione TV.

Migliaia di persone vogliono continuare ad ascoltare la nostra voce. Migliaia di cittadini hanno compreso la differenza tra il nostro modo di raccontare il mondo e le notizie e quello del giornalismo cosiddetto mainstream. La fiducia che abbiamo conquistato nei confronti di queste persone è la nostra più grande ricchezza, il nostro più grande tesoro.

Non abbiamo paura della violenza di YouTube, non abbiamo paura della malizia di questi poteri profondi che, facendo finta di combattere le fake news attraverso strumenti pessimi e criminali come il Digital Services Act, vogliono in realtà imporre una sorta di dittatura del politicamente corretto.

Finché godremo del sostegno delle persone che da anni ci seguono, ci apprezzano e ci aiutano a rimanere finanziariamente in sella, andremo avanti senza paura, cercando di rappresentare quella parte di Italia che il potere profondo vuole ridurre al silenzio, all’incapacità di reagire sul piano democratico, culturale e, perché no, anche sul piano pubblico e politico.

Voglio quindi invitare tutti i nostri amici, tutti coloro che ci seguono, tutte le persone che vogliono costruire un’Italia diversa, dove i diritti valgono per tutti e non solo per la famiglia Elkann-Agnelli, dove la possibilità di incidere sui progetti democratici è garantita realmente a forze politiche sane che non rispondono né alla NATO sul piano militare, né alla BCE sul piano economico-finanziario.

Mi rivolgo a tutti quei cittadini che non si sono rassegnati, a tutti quelli che hanno superato lo shock per essere stati traditi e abbandonati da partiti fintamente antisistema come il Movimento 5 Stelle. Mi rivolgo a tutte quelle persone che vogliono provare a cambiare il mondo e non soltanto a interpretarlo.

Mi rivolgo a ognuno di voi: non fatevi vincere dall’amarezza, rispondiamo colpo su colpo, siamo dalla parte giusta della storia.

Le nostre idee vinceranno naturalmente, ma la bontà delle nostre idee va sospinta con la forza delle nostre azioni, con la nostra capacità di combattere, di soffrire, di organizzarci e di lavorare per far sì, almeno, che i manovratori abbiano vita dura.

Non scoraggiatevi di fronte all’ennesima violenza e prepotenza subita; reagiremo, come sempre, raddoppiando i nostri sforzi, migliorando la nostra capacità di comunicazione, lavorando, se necessario, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza mai andare in vacanza.

La reazione di questo sistema conferma che siamo sulla strada giusta. La forza delle nostre prospettive si misura proprio dal livello di inquietudine che pervade un sistema di potere morente, che, dopo aver mentito sulla questione vaccinale, dopo aver mentito sul vero andamento della guerra russo-ucraina, dopo aver fallito nell’eliminare Trump con un colpo di rivoltella, ora diventa più feroce, più violento, proprio perché preda della paura.

La nostra serenità, la nostra consapevolezza, la nostra forza e il nostro coraggio sono e saranno sempre più forti di ogni meschino tentativo di tapparci la bocca.

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