L’Italia potrebbe essere autosufficiente con la sua agricoltura …ma si importano prodotti che costano meno, la denuncia di Matteo Brandi

“Chiediamoci cosa può fare l’Italia per conto suo in agricoltura: tantissimo. Andate a vedere le produzioni, dall’olio alle mele al grano: noi effettivamente possiamo dire la nostra anche e soprattutto per salvaguardare il mercato interno. Questo è ciò che dico”, spiega Matteo Brandi a “100 giorni da Leoni”.

“Noi siamo davvero a due passi dall’autosufficienza, tranne per alcuni prodotti più esotici che magari sono più facilmente reperibili altrove.

Gli italiani devono poter comprare prodotti italiani di buona qualità, però a prezzi decenti. Evidentemente, se poi il confronto è col grano che arriva dal Canada, pieno di glifosato e delle peggiori porcherie, ma che costa meno, è chiaro che si stanno distruggendo le produzioni italiane.

Dobbiamo semplicemente arrivare a un sistema in cui non devi per forza prendere dall’estero ciò che effettivamente puoi produrre già in Italia. E se lo prendi dall’estero, devi salvaguardare le tue produzioni locali. Questo è. Quindi, se devi mettere delle sanzioni o delle tasse aggiuntive, lo fai, e poi ci saranno i cantori del libero mercato che piangeranno. Chi se ne frega? Io voglio salvare l’azienda italiana, me ne “sbatto” altamente del dio libero mercato, scusa il francesismo, non ci giro tanto intorno.

Ti dicono che non lo puoi fare, perché è ingiusto. Ma perché invece è giusto portare in Italia merci prodotte da schiavi in altre parti del mondo?

Parla con gli agricoltori, chiedi loro che cos’è il green corridor: un corridoio che fa arrivare frutta e verdura dal nord Africa che costa la metà della nostra.

Noi dovremmo semplicemente vivere di ciò che possiamo produrre, e lo possiamo fare, e poi commerciare con il resto del mondo in maniera equa.

Secondo me, davvero, siamo di fronte a un momento storico importantissimo in cui dobbiamo fare una scelta. La scelta è sostenere il reale, la terra, il territorio. Altrimenti, dall’altra parte, sapranno sempre darti quel contentino di “no, tranquillo, mettiamo a posto quella norma e vedrai che le cose miglioreranno.” Le cose non migliorano, perché vogliono che vadano in questa maniera e ci stanno riuscendo”.

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