I problemi vengono creati per portare la popolazione in una certa direzione, C02, guerra, pandemia… L’analisi di Giorgio Bianchi

L’attinenza che noi abbiamo tra la pandemia, la guerra, mettiamoci anche il riscaldamento globale, vale a dire la gestione di questi eventi epocali oramai ricalca uno schema collaudato, vale a dire, ci ho scritto un saggio: governare con il terrore. Denuncia Giorgio Bianchi.

“In qualche modo ventilare sulla popolazione degli scenari catastrofici in modo tale che si attivino nelle popolazioni delle dinamiche di branco che ben descrisse Gustave Lebon oramai più di un secolo fa, secondo il quale i gruppi di esseri umani tendono a compattarsi, ad agire appunto come un branco di pesci o come i tonni all’interno di una tonnara se sottoposti a stimoli di paura sostanzialmente. terrorismo mediatico. E’  con questo bombardamento continuo e le popolazioni vengono indotte ad assumere determinati comportamenti.

Il problema, molte volte mi è stato detto, se ci si è domandati, ma il virus esiste, non esiste, il riscaldamento globale esiste, non esiste.

Qui il problema non è domandarsi se il problema esiste o non esiste,  il problema sono le risposte che vengono date al problema.

 Qui il problema è che è stata una serie di risposte calate dall’alto, in cui era abbacinata tutta la popolazione, facciamo tamponi, imponiamo il Green Pass, senza che ci fosse un’idea di dove si sarebbe andati, un’idea dei risultati.

La guerra in Ucraina non è che fa differenza, l’unica soluzione è armare l’Ucraina, armare l’Ucraina, armare l’Ucraina, protrarre il conflitto, sconfiggere Putin sul campo, tutte le altre opzioni non vengono minimamente esplorate, non vengono minimamente prese in considerazione.

Stesso discorso per il riscaldamento globale, butta la caldaia, la macchina e basta? No, riduciamo i livelli di CO2, tu ovviamente, tu cittadino, devi cambiare il tuo stile di vita, noi che siamo in alto, no. Noi continuiamo ovviamente ad andare a Davos con il nostro jet privato, continuiamo a fare esercitazioni militari in Europa, continuiamo ad utilizzare un santuario come la Sardegna come un poligono di tiro, continuiamo a sganciare chilotoni di bombe in Ucraina, chilotoni di bombe in Palestina. Un gruppo di ricercatori ha stimato che in Palestina, vado a dire in uno fazzoletto di terra, che era una sorta di lager a cielo aperto, sono state sganciate una quantità di bombe pari alle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki… per risolvere il problema del riscaldamento globale, ovviamente.

Secondo me il problema è indotto, è indotto attraverso la propaganda perché si vuole portare la popolazione in una determinata direzione. La soluzione è una soluzione che è stata preventivata in anticipo, come ha detto giustamente Vanni prima, cioè lì già si sapeva la sequenza, già probabilmente era pronto il vaccino e quant’altro e quindi la soluzione era quella già predisposta da tempo. Stesso discorso vale per la guerra, per il riscatto e qualsiasi problema che vi venga in mente”.

Fonte

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