“Ci stanno trascinando in guerra. Io ho un bambino, io non posso pensare che gli consegno un mondo che ripionderà nell’oscurità, nell’oscurantismo e nell’orrore del secolo scorso”, Giorgio Bianchi

“Ci stanno trascinando in guerra, io lo ripeterò fino alla nausea. Io ho un bambino di 4 anni, io non posso pensare che gli consegno un mondo che ripionderà nell’oscurità, nell’oscurantismo e nell’orrore del secolo scorso”, denuncia Giogio Bianchi. Lo dissi già quando feci una riunione in Toscana il famoso primo maggio in cui apri dicendo signore e signore siamo in guerra e all’epoca sembrava un discorso farmedicante, ma la pandemia è stata una dichiarazione di guerra, è stata la dichiarazione di guerra nei confronti di senso interno, poi è stata fatta la dichiarazione di guerra contro i paesi non allineati, quindi Russia, Iran e Cina e oggi abbiamo tre direttrici che si stanno muovendo, l’Europa occidentale contro la federazione russa, Israele contro l’Iran e le sue espressioni in Medio Oriente, quindi Hezbollah in Libano e in Siria, e poi abbiamo i paesi del blocco AUKUS più il Giappone la Cina e noi stiamo andando in quella direzione e dentro pochi anni.

Se non riusciremo in qualche modo ad opporci a questo progetto delirante noi ci troveremo in guerra, ci dicono che ci vogliono salvare dalla pandemia, ci danno questi vaccini salvifici per salvarci, che dobbiamo salvare il pianeta dal riscaldamento globale e poi fanno di tutto per far morire gente, tagliando la sanità, tagliando le risorse, destinando infinite risorse alla fabbricazione di armi e soprattutto il rischio di un riarmo generale e il rischio adesso c’è un’esercitazione con 90.000 uomini al confine della Nato e col confine con la Federazione russa. Mettiamo insieme tutti questi elementi e capiamo che noi già siamo in guerra e che quindi dobbiamo trincerarci, dobbiamo metterci nel netto noi cittadini in qualche modo e cominciare a urlare per le strade, urlare per le piazze, urlare su web, parlare con i nostri amici e vicini, dargli schiaffi virtuali in faccia per risvegliarli e fargli capire dove stiamo andando.

Noi abbiamo fatto delle analisi che oggi si sono verificate punto per punto, centimetro per centimetro, millimetro per millimetro, perché? Perché si basavano sui fatti e i fatti una volta che tu li metti in fila correttamente, è un po’ come quando guardi un film giallo, hai raccolto tutti gli elementi e a metà del primo tempo, all’inizio del secondo tempo, sai chi è l’assassino, sai qual è il momento, sai qual è l’arma del delitto e poi non devi fare altro che prendere gli indizi e metterli al posto giusto. Io rispetto alla pandemia e rispetto al libro Governare con il terrore sto scrivendo molto di meno perché non dovrei fare altro che ripetere quello che era già stato scritto, perché tutti i fatti, tutti quegli elementi che avevo raccolto in quei giorni e in quei mesi andavano in una direzione e si sono rivelati corretti.

Oggi non dobbiamo fare altro che prendere i nuovi elementi e incasellarli nei posti giusti per vedere come si stanno sviluppando i fatti, tenuto conto che loro il futuro lo disegnano, lo disegnano in anticipo e che una volta che tu hai capito il disegno che loro hanno è come giocare con un avversario che gioca a carte scoperte. Noi oggi sappiamo chi è l’assassino, sappiamo qual è il momento, sappiamo qual è il luogo del delitto, sappiamo qual è l’arma del delitto, sappiamo tutto di quello che vogliono fare e quindi qualsiasi cosa loro facciano per dissimulare è inutile perché tutti gli elementi possono essere collocati, poi è chiaro che ci sta ogni tanto un po’ di nube con i casi Ferragni, queste cose qui, ma noi non dobbiamo perdere di vista veramente qual è l’obiettivo centrale che è quello di fare la guerra alla Cina soprattutto, di fare la guerra alla Russia e di fare la guerra all’Iran che sono questi paesi che si stanno facendo questa importante lotta anticolonialista e antiegemonica nei confronti degli anglosassoni, tenendo sempre però presente un fatto che anche le società di questi paesi sono delle società verticistiche in cui c’è un alto, in cui c’è un’elite che ha degli interessi e che tende a tenere sotto la popolazione, quindi noi dobbiamo sempre ricordarci che noi siamo quelli che stanno sotto, quindi non sposare in maniera critica un modello, un paese.

Loro in questo momento sono utili a noi e quindi il nemico del mio nemico è il mio amico, ma noi dobbiamo ricordarci sempre che la lotta è una lotta del passo verso l’alto e che noi siamo sotto, siamo alla base della piramide e che dobbiamo lottare contro il transumanesimo, contro il controllo digitale che si stanno diffondendo anche in Russia, che si stanno diffondendo anche in Cina, perché i detentori di capitale vogliono un modello di società e poi chi gliela fornisce per loro è del tutto indifferente, quindi in questo momento c’è una lotta egemonica per un modello globale, però nello stesso tempo c’è una lotta nella lotta che è quella della base contro i grandi detentori di capitale che vogliono un mondo controllato, vogliono un mondo neufrodale, vogliono i lager, vogliono che le persone tornino a vivere come vivevano nel Meglio Evo, vogliono la servitude della gleba, vogliono che non ci spostiamo, ci vogliono succhiare i dati, ci vogliono profilare, vogliono che non ci muoviamo, che siamo seduti attaccati alle macchine sempre più integrati con i cellulari, con i dispositivi elettronici. Io oramai vado a comprare il caffè e mi presentano il Bancomat davanti anche per spese di 1,20€, di 2€, oramai il pagamento digitale è diventato la norma. L’altro giorno proprio stavo sentendo una lezione di Barbero e si parlava, poco prima della rivoluzione francese, di una riforma, la voleva attuare il re Sole, per istituire una tassa patrimoniale e c’era la popolazione, ma soprattutto i grandi nobili, che erano sconvolti del fatto che lo Stato mettesse le mani e il naso negli affari di famiglia che conoscesse i capitali. Noi oggi viviamo in un mondo in cui lo stato, in cui le grandi piattaforme tecnologiche sanno tutto di noi, meglio di noi, meglio dei nostri familiari, sanno cosa compriamo, sanno quali sono i nostri interessi e sono dati e informazioni che noi cediamo prontamente. Domani che si istituirà un pagamento elettronico per tutto, tutte le nostre attività saranno tracciate, monitorate, misurabili e con l’attaccamento alle macchine sanno dove andiamo. Voi pensate solo cosa sapeva lo Stato ai tempi dei nostri genitori o peggio ancora ai tempi dei nostri nonni, non sapevano nulla di nulla, che potevano intuire qualcosa, era un buco nero, oggi sanno tutto di noi e questa è la lotta che noi dobbiamo fare, una lotta nella lotta per impedire che i grandi detentori di capitale, che le grandi piattaforme tecnologiche ci profilino e arrivino a creare modelli di intelligenza artificiali predittivi o addirittura prescrittivi”.

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