Lockdown e case di riposo: isolamento estremo, divieto di uscire e anche di visita anche tra marito e moglie. “E’ stato spaventoso”

“Abbiamo visto come hanno sofferto i residenti perché i contatti sociali erano semplicemente scomparsi. L’isolamento era estremo. Vigeva il divieto di uscire, anche per i residenti sotto ogni aspetto idonei, e venivano rifiutati i contatti in visita. Quello che è successo lì è stato disumano. Violazione dei diritti umani a non finire. Durante le mie visite ispettive ho assistito a scene sconvolgenti. Erano vietate anche le visite tra i residenti. Ci sono coppie e coppie sposate che vivono in case e quando uno dei coniugi era nella corsia dell’ospedale, l’altro non poteva visitarlo: nella stessa casa, solo in reparti diversi. “Nemmeno quando uno di loro stava morendo, questo bisogna immaginarlo”, riferisce il medico legale”, denuncia il medico legale Andrea Berzlanovich.

“Il trattamento degli anziani e degli infermi nelle case di cura durante la pandemia del coronavirus è stato caratterizzato da violazioni dei diritti umani senza precedenti..

È arrivata anche a conclusioni private: “Io e il mio compagno ci siamo promessi, se possibile, di prenderci cura l’uno dell’altro fino alla morte. Semplicemente non una casa di cura. È stato spaventoso”.

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