Pfizer: non è stata fatta la prova inversa nelle gravidanze per i vaccini, la denuncia di Giovanni Frajese

“A livello di sperimentazione scientifica quello che fece per esempio la Pfizer fu di far accoppiare il topo femmina vaccinato con il topo maschio e a detta loro non c’è passaggio di nulla. La prova inversa non è stata fatta per qualche ragione che mi sfugge”, denuncia Giovanni Frajese in una recente intervista a Zainz Tv.

“Sicuramente noi sappiamo, ormai è un dato purtroppo acclarato, ma da lungo tempo, che queste nanotecnologie una volta che sono iniettate nel deltoide, cioè nel muscolo, non rimangono affatto lì, finiscono nei microcircoli e nei vasi linfatici e da lì vengono in pratica captati e vanno in giro.

Ebbi occasione di dirlo la prima volta che ho avuto la possibilità di parlare, credo che fosse maggio del 2021, la prima volta al Senato, e feci vedere che erano le ragioni per le quali io invitavo le persone a non vaccinare i propri figli, come io avrei fatto con mia figlia, come poi ovviamente ho fatto, perché per esempio andava a finire nelle ovaie e il fatto che queste nanolipidi andassero a finire nelle ovaie a me faceva venire un brivido freddo perché nelle ovaie c’è conservato il patrimonio genetico che poi verrà trasmesso alle generazioni future e quindi secondo me un materiale tipo RNA oppure addirittura DNA sembrerebbe oggi perché c’è una questione che è abbastanza nota ormai a livello internazionale anche se non se ne parla moltissimo, cioè che nel fatto che ci fosse una contaminazione con un DNA plasmidico circolare all’interno per esempio delle fiale di mRNA che non ci doveva essere.

Questa contaminazione sarebbe venuta per un secondo metodo di produzione dei vaccini che è stato utilizzato.

Ci stiamo rendendo conto intanto che il livello di controllo di qualità che ci doveva essere su questi prodotti è stato scarsissimo se non assolutamente nulla. Che quel poco che pensavamo di sapere in realtà non lo sappiamo, che c’è presente DNA che non doveva essere presente lì dentro e che porta al livello di complessità della questione, possibilmente a livelli che è meglio per il momento ignorare, perché il DNA ha una certa possibilità di entrare a far parte del nostro patrimonio genetico. Se questa possibilità fosse tra l’altro per esempio a livello delle ovaie stiamo parlando appunto di un evento di proporzioni storiche, più che storiche, proprio epocali in qualche maniera. Però per concludere la domanda di fatto non lo so, so che molte persone hanno un’idea al riguardo, so che nei testicoli ci finisce questo materiale, so che finisce nelle ovaie, se poi in realtà sia presente, perché un altro dei problemi che sappiamo è che questo RNA non viene degradato in 24-48 ore come era stato detto, ma in realtà dura molto più quanto a lungo ancora non l’abbiamo capito, potrebbe essere molto più a lungo di quello che temiamo.

Avrei bisogno di vedere delle delle analisi oppure un lavoro fatto bene al riguardo che al momento non mi risulta nessuno abbia ancora fatto nella maniera in cui dovrebbe essere fatto.

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