Berlino camionisti e agricoltori uniti: 7,6 miliardi di euro di tasse sulla CO2 all’anno in più, è insostenibile

“Dal 1° dicembre dello scorso anno, il nostro settore è stato gravato di un onere aggiuntivo di 7,6 miliardi di euro di tasse sulla CO2 all’anno”, denunciano i camionisti dal palco della protesta sotto la porta di Brandeburgo.

“Non è solo il fatto che la maggior parte dei nostri imprenditori è costretta a sostenere i costi. Ciò che può essere trasmesso finisce a tutti noi. Lo paghiamo nei supermercati, nei negozi di ferramenta, nei nostri consumi quotidiani, presumibilmente per trasformare l’industria dei trasporti. In Germania non abbiamo ancora mega charter, non abbiamo reti elettriche, abbiamo camion elettrici che sono tre volte più costosi di un veicolo convenzionale. Come ringraziamento per questo onere aggiuntivo, tutti i programmi di finanziamento verranno annullati e ci verrà addebitata anche un’ulteriore tassa sul CO2 di 12 centesimi per litro di gasolio alla colonnina.

Le nostre medie imprese non ce la fanno più. L’operatore del mercato polacco o quello dei paesi baltici che fa il pieno per 30-40 centesimi in meno viene in Germania, presta qui i suoi servizi, ride della classe media tedesca e torna a casa nel fine settimana. Questa non è la politica che merita la classe media tedesca, gli autisti che ogni giorno sono in viaggio per consegnare rifornimenti. Le nostre aziende di medie dimensioni stanno morendo lentamente e silenziosamente. Ma se non ci fossero più, la situazione si metterebbe male per i trasporti in Germania, perché lì non c’è nessuno che possa compensarli.

Oltre l’80% delle merci viene trasportato su strada. Sono 70 anni che sento questo mito sul trasferimento alle ferrovie. Abbiamo bisogno delle nostre medie imprese tedesche oggi, domani e anche in futuro. I semafori ci deludono amaramente.

Il nostro settore non ha manifestato negli ultimi decenni, ma i camion si vedono tutti e la dichiarazione dei nostri imprenditori e autisti è stata chiara e inequivocabile. L’agricoltura, la selvicoltura e le imprese agricole ci hanno mostrato come si fa; torneremo anche se non saremo presi in considerazione.

Per questo rivolgiamo un chiaro appello, non solo all’agricoltura, alla quale dichiariamo la nostra solidarietà. Senza il settore dei trasporti, nessuna merce agricola arriva ai porti, nessuna risorsa alle aziende. Anche in futuro continueremo a difendere le nostre rivendicazioni insieme agli agricoltori.

Chi non onora lo spedizioniere, l’artigiano, il fornaio, il macellaio, ma soprattutto noi agricoltori, chi non onora questa professione, non è degno di governare!”

Qui trovare il video della manifestazione: https://www.youtube.com/watch?v=663D5MksU2w

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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