“Bisogna tornare a mostrare la nostra umanità migliore”, Giovanni Frajese

“Bisognerà tornare proprio a parlare, ma non solo a parlare, ma anche a mostrare, e lo dico da tanto tempo, la nostra umanità migliore, cioè le qualità che un essere umano può scegliere in qualche maniera di rappresentare, di farle vedere agli altri. Perché mai come oggi abbiamo un disperato bisogno di poter credere in qualcosa. E questo qualcosa deve essere reale, deve essere costante, deve essere manifestato, e deve essere da esempio alle altre persone per far vedere che è possibile vivere la propria vita secondo un canone più elevato“, spiega Giovanni Frajese in una recente intervista a Visione Tv. “Non siamo tutti dei farabutti o dei figli di buona donna. Se uno si mette in qualche maniera appunto a esaminare la propria vita e a cercare di capire che probabilmente questo è una parentesi in un viaggio molto più ampio, la riempie di magia e di significato che poi porta nella vita reale di tutti i giorni il famoso come in cielo così in terra questo sta a significare cioè portare quelli che sono i valori celesti al di là della religione di appartenenza ma quelli che sono universalmente belli la gentilezza la bontà l’umanità la comprensione e il sacrificio quando questo serve ridanno ribadiscono una un’etica e un senso al mondo che poi a cascata si riversa in la maniera in cui viviamo e nella politica in cui facciamo.

L’umanità torna a essere se stessa se torna a porsi quelle domande che danno un significato alla propria esistenza, perché se non ha un significato l’esistenza allora tutto è lecito, allora è sempre a legge del più forte che vince sul più debole. Tutto quello che c’è stato negli ultimi due mila anni, ma anche attraverso tutto lo sviluppo del pensiero filosofico comunque aveva portato a un livello di libertà dei cittadini che raramente si era manifestato a quel che io sono nella storia dell’umanità.

Negli ultimi tre anni abbiamo buttato tutto quanto per la paura di morire. La paura di morire ce l’hai solamente se tu pensi che la tua vita sia inutile, sia tutta qui. Se non esplori prima in realtà le tue stesse profondità, il famoso conosci me stesso dell’oracolo di Delphi, allora sei sempre in preda alla paura e la paura è il mezzo con la quale modificano sia la realtà che le leggi e continuano a levarti in libertà in cambio di una falsa sicurezza. Per cui a me non importa quello che la gente pensa, altrimenti non mi sarei alzato all’epoca da solo contro tutti rischiando, tra virgolette, di essere quantomeno deriso se non chissà cos’altro nel momento in cui l’ho fatto.

Abbiamo proprio perso la bussola, cioè la bussola di ciò che è buono e di ciò che è male. un’idea che siamo tutti cattivi, che siamo tutti diciamo delle differenti tonalità di grigio, che non esiste né il bene e il male. Se vedete gli eroi tendono a farli diventare anti-eroi o a dargli dei connotati comunque scuri perché non ci può essere un archetipo dell’eroe troppo pulito altrimenti rischia di essere di ispirazione. E dall’altro lato guarda quello che fanno quei personaggi cattivi tipo il Joker che diventano i nuovi eroi, a far vedere proprio che poi la linea che separa il bene dal male non esiste e fondamentalmente siamo tutti da un lato animali e dall’altro fondamentalmente cattivi. In cima alla lista dei cattivi, inutile dire, c’è il maschio, bambiaco, cristiano e pro-sessuale, del quale purtroppo io faccio parte.

Avere completamente rimosso un’idea di eterno dal nostro immaginario ha avuto delle conseguenze dirette sulla vita di ognuno di noi, la divinizazione di questa scienza prostituita alla politica, l’idea di legittimare qualsiasi capriccio come se fosse un diritto inalienabile, l’avanzata di queste culture New Age dove ognuno si sente libero di venerare in cammello, di sposarsi con un frigorifero, in nome della libertà, tutto questo viene accettato, forse anche tutto questo è il risultato dell’espulsione di Dio dal nostro immaginario simbolico. Dei fratelli Karamazov, Dostoievski faceva dire a uno dei fratelli, se Dio non c’è, allora tutto è permesso.

L’essere umano se ha la possibilità di tendere verso un qualcosa di più grande di sé, di più nobile di sé, in un cammino di miglioramento di sé stesso, significa agire ad essere nel mondo in una certa maniera. Se al contrario eliminiamo qualunque spinta verso l’alto, verso l’elevato, verso il trascendente, verso l’immortale, verso l’eternamente bello e verso la bellezza proprio in quanto tale, allora tutto diventa possibile e il mondo diventa questa sfumatura di grigio che vogliono farci credere che sia. Ma alla fine la domanda rimane sempre quella, cioè un essere umano che sta qui alla fine deve confrontarsi col proprio specchio e pensare, ma io sono qui perché sono uno scherzo del destino? Perché come vorrebbero farci credere a livello di modello di quella scienza che ormai è diventata la nuova ideologia, il tutto si è generato dal nulla oppure esiste un qualcosa che lo ha generato e questo qualcosa se lo ha generato lo ha generato con una ragione, sappiamo, e la forma ha una sua ragione per la quale ha questa forma e l’essere umano ha questa forma così particolare dal chiedersi anche da dove viene e se la sua vita ha un significato. Quindi le domande più importanti dobbiamo ritornare a porcele anche perché ciò che poi determina l’andamento di una società sono i valori che ne sono alle fondamenta. Noi queste cose ce l’avevamo insegnata quando eravamo bambini piccoli. Oggi continuano a insegnare il relativismo di qualunque cosa e la distruzione di qualunque verità e di qualunque valore, se non quello della nuova medicina tecnocratica e della propria ideologia, ben racchiusa dalla frase che hanno propagandato loro stessi, cioè io ho fede nella scienza che è Nossimoro ovviamente.

E con tutto ciò tra l’altro ribadisco che non solo abbiamo già vissuto in termini di intanto perdita di libertà, io non so quanto la gente realizzi che non viviamo già comunque più nel mondo di prima. Per fortuna il nuovo normale come volevano ancora non è passato, ma la spinta tende a essere sempre quella, cioè di tornare a farci vivere una società dove la libertà venga sacrificata in nome di una supposta sicurezza, legata tra l’altro a una paura terrificante della morte, proprio perché non si è affrontato invece il senso della vita prima che l’idea della morte si affacci”.

Qui trovate l’intervista in originale: https://www.youtube.com/watch?v=sOyl5v9rqp8

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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Per non dimenticare: Che cosa hanno detto nell’intervista con Frajese censurata da YouTube sul canale tv della Verità

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