Denuncia Speranza e Magrini per omicidio: l’analisi sui vaccini e le indicazioni non rispettate

Antonio Porto del Sindacato O.S.A. uno dei firmatari della denuncia contro Speranza e Magnini per omicidio e altri reati per quello che è avvenuto con l’obbligo vaccinale e spiega quello che è accaduto con i vaccini e come non siano state rispettate le indicazioni delle case farmaceutiche proprio nella somministrazione e non solo di questi preparati a mNRA.

“Dopo l’inchiesta di fuori dal coro abbiamo portato all’attenzione della procura tutta l’inchiesta di fuori dal coro, tutti i servizi che fuori dal coro ha portato al pubblico italiano sono stati inseriti all’interno di Bugiardini in cui le case farmaceutiche dicevano che non vi erano studi di correlazione con altri farmaci, addirittura AstraZeneca diceva che non andava mischiato con altri farmaci, quindi se partivi con la vaccinazione di AstraZeneca dovevi continuare con AstraZeneca. Se pensate che all’interno della Polizia di Stato io ho colleghi che hanno fatto una dose di AstraZeneca poi ritratto dal mercato, hanno fatto una seconda dose di Pfizer e a dicembre con l’obbligo vaccinale gli hanno fatto una dose di Moderna.

Hanno fatto un miscuglio incredibile: vaccinazione eterologa. Se avessimo vaccinato tutte le persone con uno stesso vaccino, quindi magari con diversi vaccini, ma a ogni persona vaccinata con lo stesso vaccino, sarebbe anche stato più facile trarre delle conclusioni, sia per quanto riguarda gli effetti avversi, sia per avere dei gruppi di controllo, invece in questo modo hanno sfalsato tutto e quindi è diventato molto più difficile fare questo.

Il secondo punto è la vaccinazione off-label perché praticamente le case farmaceutiche prevedevano una dose più una dose di richiamo. La terza dose la casa farmaceutica non la prevedeva. È stato deciso fuori dai consigli, da quando consigliavano le case farmaceutiche, quindi una terza dose, quarta, quinta, non sono previste. Le case farmaceutiche dicevano che il ciclo vaccinale si completava con la prima dose e la dose di richiamo. Non c’era assolutamente necessità di procedere a ulteriori dosi. E’ evidente che dopo la seconda dose questi farmaci non potevano più essere somministrati.

La vaccinazione degli infanti, senza studi, come la vaccinazione delle donne gravide.

Parlando del farmaco della Pfizer, noi tutti quanti sappiamo che il primo farmaco della Pfizer doveva essere conservato a meno 72 gradi e prima di essere somministrato dovevano essere rispettate determinate procedure e nel brevetto depositato dalla Biontech il 26 novembre 2019, quindi ben prima che scoppiasse la pandemia, la Biontech faceva rilevare che quel farmaco era comunque un farmaco instabile, parlava anche del tampone PBS che lo componeva e non andava somministrato per via intramuscolare.

Poi improvvisamente un anno dopo Ema ne autorizza l’emissione in commercio un nuovo farmaco che non deve essere conservato a meno 72 gradi, quindi aveva una procedura molto più veloce rispetto a quello precedente e dice che quel farmaco va in sostituzione del primo, quindi sarebbe la boccettina di Pfizer col tappo viola, viene sostituita dalla boccettina con il tappo grigio perché il primo era un farmaco instabile. La cosa grave sta nel fatto che in Italia quel farmaco col tappo viola è stato lasciato in commercio, quindi se la casa produttrice ti dice che quel farmaco è instabile, va immediatamente ritirato dal commercio, tant’è che noi nelle nostre denunce ne chiediamo il sequestro, proprio perché non siamo noi a dirlo, ma è la casa farmaceutica che dice che quello è un farmaco instabile e quindi è un farmaco pericoloso per la salute pubblica, ma ad oggi ancora non è stato fatto.

Sembra che tutti questi fatti gravissimi nessuno se ne preoccupi. Poi c’è un’altra cosa evidente, se qualcuno non ha niente da nascondere non ha problemi a mostrare la documentazione, invece questi contratti di acquisto sono stati secretati.

 Abbiamo unito tutti questi elementi e li abbiamo poi depositati alla Procura.

Non si possono archiviare queste cose, non si possono archiviare i danneggiati, non si possono archiviare i morti, non si possono archiviare i malori, ma non si può nemmeno archiviare la limitazione della libertà personale che abbiamo subito con i lockdown ed i dpcm, non si può archiviare il danno morale, fisico, psicologico che ha ricevuto la popolazione proprio in seguito ai lockdown.

Lasciamo la magistratura lavorare perché sono convinto che arriveremo prima o poi all’obiettivo prefissato

Qual è il miglior modo per chiuderci definitivamente la bocca? Analizzare i sieri, noi abbiamo chiesto anche come OSA Polizia insieme ad altre associazioni, abbiamo chiesto l’analisi di questi sieri”.

O.S.A. Polizia è un sindacato che nasce dopo le sospensioni di migliaia di poliziotti, a seguito dell’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SarsCov-2 ed è formato da un gruppo di colleghi che si sono opposti a quell’obbligo.

Qui trovate l’intervista completa: https://www.radioroma.it/2023/12/11/la-denuncia-a-speranza-e-magrini/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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