Come sono cambiati i parametri della salute e perché hanno fatto fare profitti alle case farmaceutiche, spiegato da Giovanni Frajese

“La medicina, trattando solamente di chimica in qualche nera di brevetti e di soldi ha trasformato la visione dell’uomo stesso in una macchina che funziona con dei componenti che possono essere sempre quantificati, misurati, eventualmente aggiustati secondo dei parametri di giustezza, tra l’altro, che dà alla cosiddetta scienza”, spiega il dott. Giovanni Frajese in una recente intervista in cui presenta il suo nuovo libro, “Manuale Terrestre”.

“Vi faccio un esempio: la pressione massima, uno se ha 130 di pressione viene considerato iperteso, cioè ha la pressione alta. Nel tempo questo limite è sceso, è sceso da 200 a 180, a 160, a 140, adesso è 120-180 per tutti.

Ognuno di queste discese significa per le case farmaceutiche guadagnare milioni, decine di milioni o centinelle di milioni di pazienti che un attimo prima erano considerati sani, abbassando per esempio il valore, diventano improvvisamente malati.

Il sistema è andato avanti così a 360 gradi, dal colesterolo allo zucchero, la pressione, il mal di testa, il malessere e noi viviamo in una società che è iper medicalizzata proprio perché genera una quantità di soldi, la paura tra l’altro che c’è dietro alla sofferenza o alla malattia che in realtà credo che sia come budget probabilmente tra i più alti che ci stanno sulla terra.

Però è un budget come dire che non va veramente nella direzione di migliorare la qualità della vita delle persone o dell’interrogarsi sul perché per esempio uno sia male che tra l’altro è connesso con la fisiologia del corpo stesso ma è sempre nella maniera di da una parte dare una cura efficace nel curare subito, cosa che è sempre molto raro che possa accadere, e allo stesso tempo mantenere le persone in uno stato di malattia cronica, direi.

Il che significa continuare ad andare a fare visite dal medico, controllare, controllare e ricontrollare. È come se uno, nel momento che entra nel sistema, abbandonasse l’idea di essere sano per aver bisogno di essere sempre controllato nel tempo. L’obiettivo è sempre stato dichiarato, cioè il sogno dell’industria farmaceutica era quello di curare i sani e questo lo hanno ottenuto con la cosiddetta storia della prevenzione“.

Qui trovate l’intervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=XCjjwgSaUDA

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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