Perugia in piazza contro i bio-laboratori simili a quello dii Whan l’11 di novembre

Perugia scende in piazza ed indice un corteo contro la realizzazione di due bio-laboratori a Perugia e a Terni. La manifestazione è organizzata dal comitato SopBioLab Umbria.

La partenza è prevista per le per 16 da piazzale Bellucci, l’arrivo è in piazza Italia.

Nel giugno 2023, i numerosi cittadini sottoscrittori delle 2 petizioni di iniziativa popolare hanno chiesto al ‘Comune di Perugia e alla Regione Umbria, ciascuno nel proprio ambito di competenza, quale sia la ratio che sottende alla realizzazione di due bio laboratorio Perugia e a Terni.

A PERUGIA (S.EGIDIO/LIDARNO)

Officina farmaceutica dell’Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche “Togo Rosati” (IZSUM) con biolaboratorio BSL3: produzione di vaccini e presidi sanitari destinati ad animali ma, se necessario, anche ad esseri umani in Italia e all’estero.

Si ricorda che in un biolaboratorio BSL3 vengono effettuati esperimenti e manipolazioni genetiche di agenti microbici, batteri, ecc.. altamente pericolosi per esseri umani, animali e ambiente . Il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 conferisce agli istituti zooprofilattici sperimentali italiani un ruolo operativo così come è stato durante l’emergenza sanitaria. Inoltre, è prevista la costruzione o l’implementazione di più biolaboratori in varie regioni, moltiplicando il rischio di contaminazione.

A TERNI

Laboratorio BSL2 di Genetica e Ecologia del Polo GGB: progetto in essere finanziato dalla DARPA (agenzia governativa del Dipartimento della Difesa USA incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare e armi “non letali”come quelle batteriologiche veicolate anche da zanzare dalla Bill&Melinda Gates Foundation per l’’ingegnerizzazione della zanzara della malaria per impedirne la riproduzione. Collabora al progetto un team internazionale di professionisti scientifici guidati dal Prof A.Cri- santi, in collaborazione con il Prof. Anthony Fauci.

Per entrambi i progetti, non esiste il rischio zero, come l’esperienza insegna, né si può escludere l’errore umano, il dolo, l’atto terroristico o, nel contesto geopolitico attuale, incidenti provocati a scopo di guerra batteriologica.

In violazione delle norme sulla trasparenza, la cittadinanza non è stata informata sulle criticità di questi progetti.

Nelle 2 petizioni, i cittadini sottoscrittori hanno anche chiesto:

  • di essere auditi attraverso i loro tecnici di parte in un dibattito pubblico in contraddittorio con tutti i soggetti interessati. Ad oggi, solo l’IZSUM è stato audito;
  • l’istituzione di un Osservatorio comunale e regionale ampio spettro per avere garanzie che, in futuro, qualsiasi viventi venga monitorata e, nel caso, non sia autorizzata.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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