Dal 1980 in avanti i giornali dicono che il mondo finirà in 10 anni… siamo ancora qui. L’analisi del prof. Alberto Prestininzi

Se leggiamo qui alcuni giornali nazionali che dal 1980, periodicamente, indicano in dieci anni il limite oltre il quale non c’è più tempo di tornare indietro. Il pianeta è finito”, ha spiegato il prof. Alberto Prestininzi, alla prima festa nazionale di Visione Tv.

“L’ultima vedete è del 2023, dove si afferma che se entro il 2033, ma questo succedeva da prima. Allora la taglio corta e vi faccio vedere questo grafico che ho costruito io. Va bene, i puntini in rosso che determinano questa retta crescente sono le date dei report dell’IPCC nei quali viene ribadito 1990-1980 che se entro dieci anni non si torna indietro il pianeta è finito.

Andiamo a vedere. La linea rossa sono i dieci anni e io l’ho chiamata quella linea, la linea della morte, la deadline. Secondo queste minacce il mondo dovrebbe essere il pianeta finito. Allora, vediamo invece cosa è accaduto in questi dieci anni sul nostro benedetto pianeta. Lo vediamo, abbiamo queste minacce, abbiamo di analizzare ciò che è successo. Allora, questo grafico che è all’interno del libro, che è stato prodotto da Luigi, nostro agronomo, che è un professore di agronomia, ha fatto vedere come in questi anni, dal 1961, l’agricoltura è riuscita a produrre a parità di superficie coltivate. L’agricoltura è riuscita in qualche modo a rispondere alle esigenze.

Ricordiamoci che agli inizi eravamo 3,5 miliardi avevano un livello di denutrizione sotto il livello medio, dati della FAO. Oggi che siamo 8 miliardi. E il 10%, il 9% è il livello dei denutriti. Quindi in questi anni, dove il mondo doveva essere finito, qualcosa è accaduto che è riuscito in qualche modo a rispondere alle esigenze dell’umanità.

Vedete, il declino della povertà, e per povertà si intende quelli che hanno le persone che nel mondo vivono con meno di 1,9 dollari al giorno, è crollato. Nel cerchio rosso ho 40 anni della deadline, in questo periodo le persone muoiono o comunque soffrono meno la povertà. Quando parliamo di povertà e immaginiamo che uno debba vivere con 1,9 dollari al giorno, immaginiamo a cosa ci si riferisce. Questo è l’aumento di speranze della vita. Oggi la vita è arrivata a oltre 80 anni, d’accordo? All’epoca sfiorava i 60 anni, quando eravamo 3 miliardi e mezzo.

Marie Curie ha detto una frase importante, «Niente nella vita deve essere temuto, deve essere solamente compreso. Ora è tempo di comprendere di più, così possiamo temere di meno». Perché noi stiamo andando avanti da un pezzo con minacce. Le minacce sono che se entro dieci anni, se entro cinque anni non eliminiamo le emissioni, finirà il nostro pianeta. È una minaccia. Ricordiamoci che su questo c’è molta gente sensibile e non è una battuta”.

Qui trovate l’intervento del prof. Franco Battaglia dal minuto 46: (https://www.youtube.com/watch?v=hEz_85gEHJ4)

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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