Mattarella parla di accoglienza dei migranti …ma si dimentica delle violenze dei clandestini sugli italiani

“Il Presidente della Repubblica al meeting di Rimini dice che bisogna rispettare gli uomini e non essere violenti contro di loro, hanno stuprato due ragazze di 15 anni, 7 ne hanno stuprato una…  potevamo fare anche il buon pensiero sulle violenze che vengono fatte nelle città italiane. No, il tema fondamentale oggi del Presidente della Repubblica è no alle barriere per i migranti”, commenta Nicola Porro nella sua Zuppa quotidiana.

“Occorre sostegno ai Paesi di origine di flussi migratori”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al meeting di Rimini (qui trovate il video con il discorso completo: https://www.youtube.com/watch?v=BDgy82e_jMw). “È necessario rendersi conto che soltanto ingressi regolari sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per struncare il crudele traffico di esseri umani. La prospettiva e la speranza di venire senza costi e sofferenze disumane indurrebbero a tendere turni di autorizzazione legale. Inoltre ne verrebbe assicurato l’inserimento lavorativo ordinato, rimuovendo la presenza incontrollabile di chi vive ammassato in centri di raccolta, sovente mal tollerati dalle comunità locali. Occorre percorrere strade diverse se non se ne avverte il senso di fraternità umana per una miglior sicurezza, anche come investimento, anche di amicizia sul futuro delle relazioni con i popoli di origine che saranno presto sempre più protagonisti nella scena internazionale. Comincia da noi, dal nostro modo di essere, dalla nostra voglia di dare più umanità al mondo intorno a noi. La speranza è in voi, giovani. Prendetevi quel che è vostro, comprese le responsabilità e i doveri. Voi avvertite in maniera genuina tutti questi problemi. Avete conoscenza adeguate per affrontare senza timore le trasformazioni digitali e tecnologiche che sono già in atto

Vorrei che ci interrogassimo su cosa si fonda la società umana, la realtà nella quale ciascuno di noi è inserito, la realtà che si è organizzata nei secoli in società politica, dando vita alle regole e alle istituzioni che caratterizzano l’esperienza dai giorni nostri. È forse il carattere dello scontro, è la contrapposizione fra diversi o è addirittura sul sentimento dell’odio che si basa la coimbenza fra le persone?”.

“Una di queste cose che uno non ha il coraggio di dire”, continua Porro “e che Vannacci oggi dice, sempre in contemporanea con il Presidente della Repubblica, è «toc, toc!». Mi spiegate quante milioni di persone possiamo accogliere in Europa, posto che soltanto un paese, aggiungo io, la Nigeria, avrà più popolo di quanto abbia tutta l’Europa messa insieme, cosa che peraltro abbiamo detto anche milioni di volte anche noi a Quarta Repubblica. Perciò il punto fondamentale è che quando vedi queste grandi, straordinarie icone, arrimi al meeting dei popoli di Comunione e Liberazione che ti dicono no all’odio, sì, ma l’odio non è soltanto forse quello dei migranti o dei cattivi politici, l’odio è anche quello dei ragazzini di 18 anni che stuprano, dei ragazzini di 19 che violentano e filmano, ne possiamo trovare di tutti i modi… no, l’odio è soltanto di quelli che dicono, aspettiamo un attimo per capire se in questo paese possiamo accogliere tutti quanti e poi dopo non sappiamo che cosa farcene”.

“E’ del tutto evidente che le parole di Mattarella ieri al meeting di Rimini sono state viste come un assist, visto che sono arrivate il giorno dopo rispetto a quelle della Schlein che diceva che il governo aveva introdotto un reato di solidarietà. Quindi l’1-2 nei confronti dei migranti a me fa impazzire, perché alla fine poi tutti quanti, come dice bene Biloslavo, fanno i bei sogni”

“Un discorso che resta un libro dei sogni, etnico” commenta Biloslavo.

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

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