Il Presidente della Repubblica, in occasione della celebrazione al Quirinale de “I giorni della ricerca” promossa dall’Airc a fine 2023 ha espresso le seguenti frasi:
1⃣ “le teorie anti-scientifiche minacciano la salute pubblica, la ricerca è garanzia di futuro”
2⃣“Eppure, dopo tanta evidenza, dopo che è stato dimostrato nella drammatica esperienza della pandemia che i costi umani sarebbero stati di gran lunga maggiori senza la scoperta dei vaccini in tempi rapidi, continuano a circolare teorie irragionevoli e anti-scientifiche”
3⃣queste teorie antiscientifiche “Non soltanto offuscano la visione del bene comune, ma sovente minacciano la salute stessa dei cittadini, contravvenendo alla prescrizione dell’articolo 32 della Costituzione, secondo il quale la salute è, insieme, fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”
4⃣ “… la tecnologia che ha reso possibili i vaccini più efficaci contro il Covid-19”
5⃣ “Non avremmo sconfitto con questa rapidità il Covid senza una straordinaria cooperazione mondiale della ricerca. Contiamo che non sia un’eccezione bensì la regola. Un esempio per il futuro. Una strada che l’umanità non deve abbandonare”.
Ecco, a prescindere dalle convinzioni personalissime che un uomo può legittimamente avere – perché il sig. Sergio Mattarella è un uomo come gli altri sebbene ricopra un ruolo istituzionale – come può invece ammettersi che un Presidente non abbia sotto gli occhi la reale situazione del Paese e le conseguenze che le scelte di politica sanitaria nell’era pandemica hanno avuto sulle persone e sulla società che egli rappresenta❓
L’affermazione al punto 1⃣risulta contraddittoria, perché la “ricerca scientifica” è sempre evolutiva e mai codificata in leggi statiche cui poter parametrare “teorie anti-scientifiche”: il metodo scientifico è dialettica pura, è messa alla prova, è dubbio e contestazione di ipotesi, perciò la l’affermazione del Presidente risulta essere essa stessa una “teoria antiscientifica”.
L’affermazione al punto 2⃣ è suggestiva e scollata dalla realtà perché nessuno può dimostrare un fatto inesistente o negativo come “il numero di vite salvate dall’utilizzo di un farmaco”: come può il Presidente far passare un dato inesistente come una evidenza empirica❓Cioè un dato ricavato sulla base di analisi teoriche e previsionali, di predizioni oracolari che non hanno alcuna attinenza con la medicina dell’evidenza❗️
Semmai il Presidente avrebbe potuto contare le morti reali cagionate dall’utilizzo del farmaco piuttosto che riferirsi a morti ipotetiche e potenziali non verificabili.
L’affermazione al punto 3⃣ dimostra come il Presidente malgoverni i principi costituzionali e la disposizione dell’art. 32 Cost., invertendo il grado di importanza della salute individuale rispetto a quella collettiva, facendo divenire la prima schiava della seconda, suddita di un diritto tiranno che non ha in alcuna considerazione per il benessere personale e la dignità umana.
L’affermazione al punto 4⃣ dimostra una mancata conoscenza delle stesse norme che il Presidente ha firmato, perché se i farmaci cui si riferisce potrebbero avere una qualche efficacia (ed è tutta da discutere) per curare la malattia Covid-19, di certo l’efficacia di quei farmaci è pari a 0⃣ se valutata in relazione alla capacità di perseguire il fine indicato dalla legge che ha promulgato di prevenire il contagio dal virus Sars-Cov-2 (senza contare la pericolosità di essi per la salute individuale): l’art. 32 Cost., ricorda Presidente❓
L’affermazione al punto 5⃣ si commenta da sola, poiché è arduo credere che i farmaci anti covid-19 siano il frutto di una ricerca scientifica globale e trasversale donata al mondo da filantropi e santi per salvarci dalla pandemia, invece che il prodotto commercializzato da privati che hanno venduto per profitto ogni singola dose a carissimo prezzo.
Non tutto ciò che dice il chiarissimo Presidente Mattarella è vero e condivisibile.
Avv. Angelo Di Lorenzo di Avvocati Liberi
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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