Non solo terre rare, il Niger è ricco anche di gas. Il gasdotto in costruzione da questa nazione martoriata dovrebbe inviare in Europa circa 30 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, sufficienti a soddisfare la domanda di gas di circa 30 milioni di case europee. Le condutture porteranno il gas per oltre 4mila chilometri fino alla nostra Sicilia. Lo scorso luglio, i governi di Nigeria, Algeria e Niger siglarono un’intesa per avviare i lavori. Ora con la guerra tutto è di nuovo in forse?
“Se la situazione in Niger non si stabilizzerà a favore dell’Occidente, molto probabilmente verrà cancellato il gasdotto trans-sahariano, che secondo i piani dell’appaltatore avrebbe dovuto rifornire i Paesi dell’UE con ben 30 miliardi di metri cubi di gas nigeriano all’anno”, scrive DW/ENI.
#BREAKING #Africa #Niger #EU If the situation in Niger is not stabilized in favor of West, Trans-Saharan gas pipeline would most likely be cancelled, which according to the contractor's plans was supposed to supply the EU countries with as much as 30 billion cubic meters of… pic.twitter.com/fQYFUjPT5V
— The National Independent (@NationalIndNews) August 1, 2023
Il gasdotto lungo 4.138 chilometri andrà da Warri in Nigeria a Hassi R’Mel in Algeria, attraversando il Niger. La sua costruzione ha un valore di 13 miliardi di dollari (11,801 miliardi di euro), la maggior parte dei quali sarà destinata allo stadio del Niger.
L’Algeria ha riattivato il progetto Trans-Saharan Gas Pipeline, noto anche come Trans-African o NIGAL, nel mezzo della crisi energetica in Europa. Nel febbraio 2022, la National Petroleum Corporation of Nigeria (NNPC) e la National Oil and Gas Company dell’Algeria hanno firmato un memorandum d’intesa per la costruzione di questo gasdotto per trasportare 30 miliardi di piedi cubi di gas naturale all’anno dall’Africa all’Europa .
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