Cade Draghi e la Russia riapre i rubinetti del gas all’Italia

“Tornano ad aumentare le forniture di gas di Gazprom all’Italia, +71% rispetto al giorno precedente (da 21 a 36 milioni di metri cubi)”, così il giornalista Jacopo Iacoboni su Twitter. La coincidenza è evidente: i rubinetti del gas sono stati aperti non appena è caduto il governo Draghi.

“Il colosso energetico russo Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di Gas pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi”, comunica l’Eni.

Il punto sul gas in Italia

Il gas arriva nel nostro Paese in cinque punti principali d’ingresso: a Tarvisio, Friuli Venezia Giulia, giunge la totalità del gas russo, tramite il Tag (Trans Austria Gas) che porta in Italia il gas dalla Russia passando attraverso Ucraina, Slovacchia e Austria. Ha un secondo “ramo” che entra in Italia a Gorizia passando dalla Slovenia. A Passo Gries in Piemonte passa invece il gas che arriva dai giacimenti del Mare del Nord tramite Transitgas, il gasdotto proveniente da Norvegia e Olanda. A Mazara del Vallo, in Sicilia arriva il Transmed che collega l’Algeria all’Italia tramite la Tunisia. A Gela, in Sicilia arriva l’altro gasdotto proveniente dall’Africa, il Greenstream, proveniente dalla Libia. Infine, a Melendugno, in Puglia c’è il Tap (Trans Adriatic Pipeline) che trasporta il gas dell’Azerbaijan verso il Nord Europa.

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