“Irricevibile”, la Corte di Giustizia Europea non si pronuncia sull’obbligo vaccinale italiano

“Irricevibile” E’ stata resa nota la sentenza della Corte di giustizia sulla richiesta di interpretazione in via pregiudiziale ai sensi dell’art. 267 TFUE del Regolamento 507/2006/CE.

La questione era stata sollevata dal giudice del Lavoro del Tribunale di Padova Roberto Beghini, per sapere se in presenza di medicinali curativi era ancora valida la autorizzazione provvisoria e condizionata per i vaccini.

“La Corte di Giustizia Europea ha statuito in più sentenze e pacificamente,che non può intervenire per sindacare le norme che hanno imposto l’obbligo vaccinale, trattandosi di materia sanitaria che ,sulla base dei Trattati dell’Unione, è di competenza esclusiva di ciascun Stato membro. Il giudice di Padova,comunque elogiabile, ci ha provato ma l’esito era scontato”, spiega l’avv. Mauro Sandri.

Spesso i giudici preferiscono decidere di non decidere. E tale è questo caso”, commenta Augusto Sinagra.
“La conclusione è che la questione è ancora aperta e dinanzi a qualsiasi giudice nazionale di ogni ordine e grado può essere ancora fondatamente proposta la questione dell’esser venuta meno, già da tempo, l’autorizzazione provvisoria e condizionata all’uso dei vaccini per intervenuta cessazione dei presupposti. In altri termini, l’esistenza di terapie mediche conducenti a guarigione, ha vanificato l’autorizzazione ai vaccini basata sulla mancanza di cure”.

“La Corte di Giustizia non ha respinto il ricorso,lo ha dichiarato irricevibile per motivi formali. Quindi ogni pignisteo ed ogni ulteriore esibizione dei criceti che girano la ruota del pessimismo è fuori luogo”, continua l’avv. Maur Sandri

Buone sentenze sono gli unici mezzi per distruggere le cattive leggi sul lockdown prima e sull’obbligo vaccinale poi. Fino ad ora pochissimi giudici hanno avuto il coraggio di decidere secondo diritto e quindi, fare giustizia dichiarando l’illegittimità della paccottiglia di violazioni di norme di diritto naturale proposte dai loschi governanti degli anni 2020-2021 ed approvate da un parlamento all’oscuro della verità scientifica”, spiega l’avv. MauroSandri. “Tra questi spiccava un giudice di Padova che aveva sollevato alla Corte di Giustizia Europea una istanza di conoscenza pregiudiziale della compatibilità della normativa interna con il diritto europeo”.

“Sul web alcune emittenti non asservite, diffondono la notizia che il ricorso sarebbe stato respinto e dunque sarebbe ancora in validità l’autorizzazione provvisoria condizionata all’uso dei vaccini”, continua Augusto Sinagra.
Le cose non stanno assolutamente così e in quanto difensore della ricorrente e dunque parte nel procedimento in Lussemburgo, posso dire con precisione che la sentenza in questione non è entrata nel merito ma ha ritenuto pretestuosamente il ricorso non ricevibile per mere ragioni procedurali”.

La battaglia va combattuta nel nostro Paese ed alla Corte dei Diritti dell’Uomo. E’ difficilissima , improba, piena di ostacoli, ma si può vincere,sopratutto oggi che vi è una Commissione Parlamentare che comunque,caso unico al mondo,indagherà su tutti i segmenti della problematica e con un approccio e con equilibri politici che sono l’esatto contrario di quelli della Commissione Europa. Io fornirò materiale che proverà che la diagnostica è stata ed è ancora falsa, e se la diagnosi è sbagliata non mai esistita e non esiste la necessità di alcun rimedio…”, conclude l’avv. Mauro Sandri

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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