Il Corriere del Ticino definisce il Covid “la più grande truffa sanitaria”

Il Corriere del Ticino, quotidiano svizzero del Canton Ticino ha preso una posizione forte sul Covid. Lo definisce la più grande truffa sanitaria. Per farlo si affida ai dati.

“A livello mondiale le percentuali di mortalità COVID sono dello 0,15% delle persone che si sono infettate, circa 150 su 100.000, il che corrisponde a una normale influenza stagionale (0,10 e 0,20%). Ne consegue che il 99,85% degli infetti superano la malattia e ne diventano immuni. L’età media dei decessi COVID- 19, spesso con più patologie pregresse, supera in tutti i paesi gli 80 anni, ovvero l’età che corrisponde alla normale aspettativa di vita.

Dieci studi nel mondo hanno analizzato l’immunità crociata (derivante da precedenti infezioni da coronavirus influenzale o altri virus) concludendo che il 46% della popolazione era immune alla COVID- 19 già all’inizio della pandemia”, scrivono.

In Svizzera si è svolto anche un referendum per decidere se continuare, durante il secondo anno di pandemia, con le misure restrittive per il Covid, che prevedevano anche i rimborsi agli imprenditori, e per poco hanno vinto i si.

“Quindi come si giustificano le misure draconiane adottate dalle autorità?”, si chiedono dal Corriere del Ticino. 

“L’abolizione dei diritti naturali e costituzionali, la segregazione in casa, il divieto delle visite in ospedale, case anziani e istituti, il certificato COVID, il lasciar morire le persone ricoverate senza la possibilità di abbracciare i propri cari, il divieto dei funerali, le misure di distanziamento, le mascherine, i tamponi per accedere a scuola e lavoro… Ricordo le accuse mediatiche ai giovani che venivano additati come untori per non voler sottostare alla morte sociale.

La società è stata vile con la sua gioventù, costringendola alla segregazione e al ricatto, spingendola a vaccinarsi ed esponendola a grossi rischi (miocarditi, infertilità, mortalità), malgrado che il rischio per i giovani fosse pari a 0. In compenso i suicidi giovanili sono saliti del 50% in un anno, mentre psicologi e psichiatri stanno ancora affrontando i casi in aumento.

Per spingere al vaccino, sono state sistematicamente bandite la prevenzione, le cure precoci, la possibilità di usare farmaci a basso costo, efficaci e noti da decenni. Si è ricorso al ricatto, si è data carta bianca ai datori di lavoro, cosicché ancora oggi Enti Ospedalieri e alcune Case Anziani e Istituti assumono solo persone vaccinate. Le autorità ci hanno mentito sulla protezione del vaccino: per stessa ammissione dei produttori sappiamo che i test sulla trasmissibilità non sono stati effettuati e nemmeno quelli sulla cancerogenesi e sulle donne in gravidanza… I contratti con i fornitori di siero anti COVID sono secretati, perché? Le autorità hanno spinto persone sane, donne incinte, giovani e bambini a vaccinarsi esponendoli alle incognite di un siero genico sperimentale, per di più senza una vigilanza attiva. Purtroppo è sempre più evidente la mole di reazioni avverse al vaccino COVID in tutto il mondo: secondo il database EudraVigilance i decessi erano, al 13.08.2022, 26.267. Si noti che si tratta di dati di vigilanza passiva, segnalazione 1 su 100. Chiediamo verità e giustizia affinché tutto questo non succeda mai più”.

Fonte: https://corrieredelticino-che.newsmemory.com/?publink=02c29e7c0_134aadc&fbclid=IwAR1Enmow8TFQWILxjKW46M4SF87idbzj3xn-RXJWlnOGJH3PwkkeJKyyGck#.ZCIkxtV1TCY.facebook

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