Morti e feriti, torna la strategia del terrore. Ad essere colpita è la Turchia. Giorgio Bianchi, fotoreporter e regista, da anni segue sul campo il conflitto nel Donbass, ipotizza che questo attento sia un messaggio mandato alla Turchia per il ruolo internazionale che sta giocando.
“La Turchia in questo momento è un Paese chiave e Erdogan da tempo sta giocando una partita molto difficile su più tavoli. Penso che sia inevitabile dover, alla fine, finire oggetto di attenzioni di questo tipo”, spiega in un lungo post su Telegram.
“Potrebbe essere un messaggio recapitato per far capire al presidente turco e al suo entourage che non può andare avanti a giocare su più tavoli ma deve scegliere da che parte stare.
Ci tengo a ricordare che:
- la Turchia in tempi recenti ha subìto un colpo di stato da parte del settore più tecnologico delle sue forze armate che è l’aviazione, quindi quello più legato alla Nato e Obama tardò fino alle sei del mattino per congratularsi col presidente turco per aver sventato il colpo di stato. Si disse all’epoca che fu sventato grazie alla complicità dei russi che hanno avvisato in anticipo il governo turco.
- Poi ricordo che ci fu l’omicidio dell’ambasciatore russo, ucciso proprio a Istanbul durante una manifestazione da un uomo della sicurezza.
- Ricordo l’abbattimento del caccia russo che era transitato per pochi secondi su territorio turco e fu abbattuto dall’aviazione.
- Per non parlare della sequela di attentati nel periodo degli attentati in Europa attribuiti all’Isis.
Quindi la Turchia è un paese chiave, che poggia letteralmente su una linea di faglia, quindi un episodio di questo tipo in un momento così critico, con il ruolo così delicato che sta giocando la Turchia, a mio modo di vedere non dovrebbe sorprendere”
Il video dell’attentato riportato dal Corriere della Sera
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