Olanda: agricoltori in rivolta contro le politiche green. Chiesto l’abbattimento del 30% del bestiame

Gli agricoltori protestano in massa in Olanda contro le politiche green. Ogni allevatore si troverà costretto a ridurre il numero di capi di bestiame In Olanda ci 17 milioni e mezzo di abitanti e una popolazione di quasi quattro milioni di bovini, 12milioni di suini e 100milioni di polli. Sono gli animali che vanno ridotti “per proteggere l’ambiente”.

La protesta deriva dall’imposizione di una nuova normativa dal parte del governo contro l’emissione di gas serra, in questo caso a base di azoto e ammoniaca, composti che derivano essenzialmente dall’allevamento di animali. Questo è il motivo per cui di dovrebbero abbattere milioni di abitanti.

La protesta ha portato a giugno ha portato 30 mila agricoltori con tanto di trattori sulle autostrade. Decine di migliaia di partecipanti si sono riuniti per la protesta contro la politica dell’azoto.

L’obiettivo del governo è quello di ridurre i capi allevati del 30%, ma questo, ovviamente, verrebbe a comportare la chiusura di un gran numero di aziende agricole, alcune delle quali pluricentenarie.

I Paesi Bassi sono tradizionali esportatori di carne nel resto d’Europa, per cui vi saranno pesantissime ricadute anche sui prezzi di questi prodotti alimentari negli altri paesi.

Il governo ha messo in atto delle azioni di compensazione, ma per le associazioni di categoria non sono abbastanza. Le opzioni a disposizione degli allevatori sono piani di sostenibilità, trasferimento o cessazione delle attività: sul tavolo ci sono più di 24 miliardi di euro di sussidi, ma non è certo che sapramnno ammortizzare la crisi di un settore che ne fattura a decine ogni anno.

Per non dimenticare: Green Pass. Confagricoltura lancia l’allarme: la nostra frutta rischia di restare sulle piante

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