Veneto Banca: gli azionisti possono costituirsi parte civile

Arrivano novità rispetto al crac Veneto Banca: il GUP di Roma, la dottoressa Calegari, ha emesso il Decreto che dispone il rinvio a Giudizio per la società di revisione PwC e per una sua dirigente, fissando al prossimo 4 ottobre 2022 l’inizio del processo a carico dell’imputata, ex responsabile della società di revisione dei bilanci Veneto Banca. Gli azionisti sono ancora in tempo per costituirsi come parte civile nel processo.

LE ACCUSE – Le accuse rivolte alla società di revisione contestano i reati di “ostacolo alle attività di vigilanza”, “illecito amministrativo dell’ente” e “falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni dei responsabili della revisione”. Il GUP di Roma, disponendo il rinvio a Giudizio a carico dell’imputata e della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., ha determinatouna nuova e concerta possibilità per i risparmiatori azionisti e obbligazionisti subordinati di Veneto Banca di ottenere un risarcimento da una società molto solvibile, anche se ci saranno da affrontare ostacoli durante il dibattimento circa la giurisprudenza non univoca sui capi d’imputazione contestati e alla loro idoneità a legittimare il risarcimento a tutte le parti civili.

Si tratta probabilmente del primo caso in Italia in cui, dopo un crack bancario, la società di revisione dei bilanci è direttamente imputata di aver contribuito, con propri dirigenti, alla stesura di bilanci irregolari.

LA POSSIBILITÀ DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE – All’esito dell’udienza preliminare, il GUP del Tribunale di Roma ha giàammesso come parte civile Confconsumatori APS, difesa dall’avvocato Barbara D’Agostino di Roma, per le gravi ripercussioni sui consumatori e sul mercato di borsa delle condotte ascritte al revisore.

Secondo il GUP di Roma, che ha rinviato la società e la dirigente a giudizio per il giorno 4 ottobre 2022, i reati astrattamente commessi vanno dall’ostacolo alla vigilanza bancaria all’irregolare revisione dei bilanci (articolo 27 decreto legislativo 39/2010): pertanto gli azionisti della Banca e anche gli obbligazionisti subordinati hanno diritto a un congruo risarcimento dei danni.

L’ASSISTENZA DI CONFCONSUMATORI – L’associazione invita azionisti e obbligazionisti subordinati a costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni alla società di revisione, segnalando che possono costituirsi parte civile anche coloro che hanno venduto i titoli in perdita prima del crac bancario (prima del 2016). Confconsumatori è disponibile a raccogliere e inviare tutta la documentazione necessaria per la costituzione entro il 20 settembre.

Per ricevere ulteriori informazioni e assistenza invitiamo a contattare le sedi territoriali di Confconsumatori reperibili all’indirizzo www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori. Nel caso non ci fosse una sede di riferimento nella vostra zona, potete scrivere una mail a sportello@confconsumatori.it.

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